Esteri

Guerra Ucraina, Delrio: "L'Ue medi, Biden abbassi i toni". Habermas con Scholz

Delrio: "Italia, Spagna, Francia e Germania si propongano come mediatori". E il filosofo tedesco elogia il cancelliere e dà una visione diversa di Putin

Delrio avvisa Draghi: "Dica a Biden di abbassare i toni. Italia, Francia, Germania e Spagna devono mediare"

Mario Draghi sta per volare da Joe Biden alla Casa Bianca. Le perplessità sulla linea oltranzista filoatlantica e antirussa del premier desta qualche perplessità, anche all'interno dell'esecutivo c'è chi pensa che bisognerebbe provare a stemperare la tensione piuttosto che seguire ciecamente Washington. Per esempio Graziano Delrio del Pd. "Draghi dovrebbe dire a Biden di non esasperare i toni", dice Delrio in un'intervista a La Stampa. 

Delrio critica l'Europa per la sua inerzia. "Europa assente e spettatrice. Perché Draghi, Macron, Scholz e Sanchez non si fanno promotori di una mediazione?". E aggiunge sempre a La Stampa: "Non facciamo gli ipocriti. Le armi sono tutte pericolose e possono uccidere. Nel momento in cui decidiamo di aiutare la resistenza ucraina, stiamo decidendo comunque di fornire strumenti di morte. Diverso dire però che solo con le armi si fa la pace con la Russia. La deterrenza non risolve nulla, da uno scontro nucleare non ci sarebbe un dopo. È il disarmo l’unica logica, non quella bellica, altrimenti stiamo accettando di lavorare con Putin sul suo terreno, invece che sulla forza della democrazia e dei diritti. Ma perché non ci crediamo? Non sono solo chiacchiere da pacifisti".

Anche il grande filosofo tedesco Jurgen Habermas non sposa la campagna ucraina degli Stati Uniti e degli alleati europei. Anzi, elogia la cautela di Olaf Scholz. Il saggio di Habermas è citato ampiamente oggi da Il Fatto Quotidiano. "Mi irrita la sicurezza con cui gli accusatori moralmente indignati in Germania se la prendono contro un governo federale riflessivo e cauto” scrive Habermas, che difende la prudenza che il Cancelliere Scholz ha manifestato per evitare una “escalation militare”.

Guerra Ucraina, Habermas elogia la cautela di Scholz e dà una visione diversa su Putin

Habermas invita a riflettere sul “dilemma” dell ’O ccidente costretto a “soppesare”i due mali: “Una sconfitta dell’Ucraina o l’escalation di un conflitto limitato in una terza guerra mondiale”. E prosegue, come riporta il Fatto: “Coloro che ignorano questa soglia e continuano a spingere il Cancelliere tedesco sempre più in questa direzione, trascurano o fraintendono il dilemma in cui si trova l’Occidente”.

Habermas propone anche una versione diversa di Putin: “L’immagine del visionario eccentrico che con la benedizione della Chiesa ortodossa russa e sotto l’influenza dell’ideologo autoritario Alexander Dugin vede la graduale restaurazione del Grande Impero Russo come il lavoro della propria vita politica, difficilmente può riflettere tutta la verità sul suo carattere”. Anche perché “il quadro della personalità di un fervente nostalgico della storia si contrappone a un curriculum vitae di avanzamento sociale e alla carriera di un razionale calcolatore addestrato dal Kgb”. Ecco, quindi, che “da questa prospettiva, le ripetute aggressioni russe sarebbero meglio intese come la risposta frustrata al rifiuto dell’Occidente di negoziare l’agenda geopolitica di Putin”.

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