Esteri

Huawei, nuove accuse dagli Usa. L'azienda: "Dietro non c'è la legge, ci sono motivi di concorrenza"

Altro che "Fase Due"

Washington ha appena lanciato la "Fase Due". Solo che non si tratta di nuovi passi verso un ipotetico accordo commerciale (cosa che solo i più ingenui potevano credere). La "Fase Due" è una nuova dichiarazione di guerra (tecnologica). Huawei e due sue controllate sono infatti state accusate negli Usa di furto di segreti commerciali. Lo riferisce il Wall Street Journal, sottolineando che l'accusa di "estorsione e cospirazione al fine di rubare segreti commerciali" è stata mossa dal procuratore federale di Brooklyn all'interno di un processo che il colosso delle tlc cinesi sta già affrontando. 

HUAWEI, NUOVE ACCUSE DAGLI USA

Le nuove accuse sisommano alle 13 che il colosso mondiale delle telecomunicazioni avevagia' affrontato per frode bancaria e per la presunta violazione dellesanzioni statunitensi contro l'Iran. Il procuratore federale diBrooklyn, Richard Donaghue, ha dichiarato nell'accusa che Huawei haattuato le pratiche illegali dal 2000 e che nel 2013 ha messo in attouna politica interna che ha incoraggiato i suoi dipendenti a "rubareinformazioni riservate dai rivali" Usa. 

IL COMMENTO DI HUAWEI

Questo nuovo atto d'accusa è parte del tentativo del Dipartimento di Giustizia di danneggiare irrevocabilmente la reputazione di Huawei e la sua attività per motivi legati alla concorrenza, piuttosto che all'applicazione della legge stessa. Queste nuove accuse sono prive di fondamento e si basano in gran parte su vecchie dispute civilistiche ripescate dagli ultimi 20 anni che sono state precedentemente risolte, contestate e in alcuni casi, respinte da giudici e giurie federali. Il governo non riuscirà a fare prevalere le proprie accuse, che Huawei dimostrerà essere sia infondate che ingiuste.