Iran, Trump: "Chi fa affari con Teheran non li farà con gli Usa"
IRAN: AL VIA LA PRIMA ONDATA DI SANZIONI COMMERCIALI USA
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha lanciato un forte avvertimento a chiunque commerciasse con l'Iran, in seguito alla sua decisione di reintrodurre le sanzioni commerciali al paese. "Chiunque intrattenga rapporti commerciali con l'Iran non farà affari con gli Stati Uniti", ha scritto il presidente in un post su Twitter, dove si legge anche che "queste sono le sanzioni più forti che siano mai state imposte, e in novembre raggiungeranno un altro livello". "Chiedo la pace nel mondo, niente di meno!", aggiunge Trump.
Le sanzioni, entrate in vigore alla mezzanotte di oggi, seguono il ritiro degli Stati Uniti dal Joint Comprehensive Plan of Action, noto anche come accordo nucleare iraniano, all'inizio di quest'anno. Trump ha definito l'accordo "unilaterale", "disastroso" e "il peggiore che abbia mai visto".
Il leader Usa ritiene che la rinnovata pressione economica costringerà l'Iran ad accettare un nuovo accordo e porre fine alle sue attività "maligne".
IRAN: AL VIA LA PRIMA ONDATA DI SANZIONI COMMERCIALI USA
Gli Stati Uniti hanno reintegrato unilateralmente le dure sanzioni economiche contro l'Iran, che erano state revocate dopo lo storico accordo nucleare raggiunto nel 2015, abbandonato a maggio da Donald Trump. La prima ondata di sanzioni statunitensi, che è entrata in vigore questa mattina alle 00.01 (le 6:01 italiane), introducono il divieto per Teheran di usare il dollaro americano, vietano le importazioni di materie prime come l'oro, nonché l'importazione negli Usa di tappeti e alimenti tipici come i pistacchi. Colpito anche il settore automobilistico e quello dell'aviazione. Altre misure verranno reintrodotte il prossimo novembre, quando nel mirino finiranno il settore bancario, energetico e petrolchimico. Si prevede che queste sanzioni incidano pesantemente su un'economia iraniana in difficoltà, che soffre di un'elevata disoccupazione e un'inflazione netta. Il rial iraniano è crollato, perdendo quasi i due terzi del suo valore in sei mesi. In un'intervista televisiva a poche ore dalla reintegrazione delle severe misure statunitensi contro l'Iran, Rohani ha accusato Washington di "voler lanciare una guerra psicologica contro la nazione iraniana e provocare dissensi" tra gli iraniani. "Malgrado le sanzioni dimostreremo che ci atteniamo alla parola data e onoriamo gli accordi internazionali", ha affermato, sottolineando che "associare dei negoziati a delle sanzioni è insensato".