Esteri
Iraq al voto, nuove schede anti-brogli ma ancora violenze con morti e feriti
La novità di queste elezioni è l'utilizzo di schede elettorali biometriche che dovrebbero evitare il voto plurimo e i brogli. A Diyala sparatoria in un seggio
Si sono aperti i seggi elettorali in Iraq dove 25 milioni di elettori sono chiamati a rinnovare il Parlamento in un voto segnato dall'incertezza sul risultato e dalla sfiducia nella possibilita' di cambiamenti concreti. Enormi le misure di sicurezza dispiegate, a due anni dalle proteste contro la corruzione e il settarismo della classe politica: si teme pero' una bassa partecipazione.
I seggi chiuderanno alle 17 ora italiana. La convocazione delle elezioni con un anno di anticipo e' una concessione alle proteste del 2019, guidate dai giovani, durante le quali oltre 660 manifestanti morirono. Nei mesi successivi decine di attivisti antigovernativi sarebbero stati uccisi, rapiti o vittime di intimidazioni, violenze spesso attribuite alle influenti fazioni filoiraniane.
La novita' di queste elezioni e' l'utilizzo di schede elettorali biometriche che dovrebbero evitare il voto plurimo ed i brogli, una pratica che e' stata molto presente nelle passate elezioni. Per garantire l'"integrita'" del voto, ci saranno anche numerosi osservatori elettorali, locali ma anche internazionali (molti dell'Onu e inviati dall'Ue).
Le chance di restare al potere del primo ministro, Mustafa al-Kadhemi, non sono chiare. Per eleggere i 329 membri del Parlamento iracheno e' stato istituito un nuovo sistema di collegi uninominali che, sulla carta, dovrebbe favorire i candidati indipendenti, in un Paese dove la rappresentanza politica segue spesso le linee di appartenenza religiose, etniche e settarie. Molti attivisti legati al movimento di protesta hanno pero' invitato a disertare le urne.
Gli analisti ritengono quindi che i partiti tradizionali dovrebbero riuscire a mantenere la presa su un Paese nel quale un terzo della popolazione vive in poverta' nonostante le abbondanti risorse di idrocarburi.
Iraq, sparatoria in seggio elettorale a Diyala: un morto e un ferito
Uomini non identificati hanno attaccato un seggio elettorale alla periferia della citta' di Al Saadiya, nel governatorato di Diyala, in Iraq, causando un morto e un ferito tra le forze di sicurezza. Lo rende noto il portale informativo "Shafa", secondo il quale alcuni sconosciuti hanno sparato alle forze di sicurezza della scuola Al Muhtadi Billah, sede di un seggio elettorale in occasione delle elezioni che si svolgono nella giornata odierna. Le forze di sicurezza di Diyala hanno rivelato che "diversi cittadini si sono radunati vicino al seggio dove un agente ha sparato per disperdere la folla".