Esteri
Iraq, in migliaia assaltano l'ambasciata Usa. Trump: "C'è dietro l'Iran"
Migliaia di manifestanti hanno assaltato l'ambasciata Usa a Baghdad, nella presidiatissima Zona Verde della capitale
Migliaia di manifestanti hanno assaltato l'ambasciata Usa a Baghdad, nella presidiatissima Zona Verde della capitale, dopo i raid statunitensi contro le milizie sciite filo-iraniane. Testimoni hanno riferito che alcuni manifestanti, che sventolavano le bandiere della milizia Hashd Shaabi, sono saliti sul muro di cinta dell'ambasciata scandendo lo slogan, "Morte all'America".
Le forze Usa domenica hanno riferito di aver condotto "attacchi difensivi di precisione" in Iraq e in Siria contro la milizia Kataib Hezbollah, accusata di avere condotto nei giorni scorsi una attacco nel quale è rimasto ucciso un cittadino statunitense. Secondo i miliziani sciiti, l'attacco Usa ha causato 25 morti e 50 feriti.
Almeno 10 manifestanti sono rimasti feriti negli scontri con le forze di sicurezza nel corso dell'assalto all'ambasciata Usa a Baghdad. Lo riferiscono i media arabi, riportando la notizia dell'arrivo nei pressi del luogo degli incidenti, all'interno della presidiatissima Zona Verde, del ministro iracheno dell'Interno e di alcuni deputati.
Trump: "Attacco orchestrato dall'Iran"
Il presidente americano, Donald Trump, accusa l'Iran di aver "orchestrato l'attacco all'ambasciata americana a Baghdad". "L'Iran ha ucciso un contractor americano, e ne ha feriti tanti altri. Abbiamo risposto con forza, e lo faremo sempre. Ora l'Iran sta orchestrando un attacco all'ambasciata degli Stati Uniti in Iraq. Saranno ritenuti pienamente responsabili. Inoltre, ci aspettiamo che l'Iraq usi le sue forze per proteggere l'Ambasciata, e sono avvisati!", ha twittato il capo della Casa Bianca.