Esteri

Israele, battaglia Gaza: diversi morti palestinesi, mille feriti

Israele bombarda 3 siti Hamas "dopo attacco a soldati"

Israele bombarda 3 siti Hamas "dopo attacco a soldati"

Israele ha bombardato con cannonate e raid aerei tre siti di Hamas a Gaza in risposta, ha riferito l'esercito, ad un tentativo di attacco armato contro soldati. E' quanto si apprende da una nota, in cui si specifica che nell'attacco armato nessun militare e' rimasto ferito. L'esercito in un tweet ha specificato che due palestinesi si sono avvicinati alla barriera di sicurezza e hanno sparato verso le truppe, che hanno risposto uccidendoli. Caccia israeliani insieme a blindati hanno poi colpito i tre siti di Hamas.

M.O.: Marcia del Ritorno, ministero Gaza "diversi morti a Gaza"

Si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime palestinesi colpite a morte dall'esercito israeliano durante le manifestazioni in corso nella Striscia di Gaza al confine con lo Stato ebraico. Secondo il ministero della Salute nell'enclave palestinese governata da Hamas, i morti sono almeno 13 e oltre 1.300 i feriti. Intanto, l'esercito israeliano ha riferito che due delle vittime sono combattenti delle forze d'elite di Hamas, Nukhba. Tutti i morti sono di eta' compresa tra 18 e 30 anni, ha aggiunto l'Idf, smentendo di fatto che tra le vittime ci sia un 16enne come affermato dai palestinesi.

Diversi palestinesi morti e feriti. Migliaia di palestinesi che protestano al confine tra Israele e la Striscia di Gaza: e' il bilancio della Marcia del Ritorno, la manifestazione lungo la frontiera, convocata da Hamas e che andra' avanti fino al 15 maggio, l'anniversario dell'esproprio delle terre arabe per creare lo Stato di Israele nel 1948.
L'esercito ha aperto il fuoco in piu' occasioni con colpi di artiglieria, munizioni vere e proiettili di gomma vicino alla barriera di sicurezza davanti a cui hanno manifestato 20.000 palestinesi. Dalla folla sono stati lanciati sassi e bottiglie molotov verso i militari. Scontri sono scoppiati anche in Cisgiordania - all'ingresso di Ramallah e nel quartiere di Bab a-Zawiya a Hebron, dove decine di manifestanti palestinesi hanno dato fuoco a pneumatici e lanciato pietre; le forze dell'ordine hanno risposto, cercando di disperderli. A Gaza, di primo mattino il colpo di artiglieria di un carro armato aveva ucciso un agricoltore palestinese di 27 anni che era entrato nella fascia di sicurezza istituita dalle forze armate israeliane. Successivamente e' stato ucciso con un colpo allo stomaco un 25enne a est di Jabaliya, nel nord del territorio costiero e altri due (fra cui un 38enne) in punti diversi della frontiera. Poi e' stata la volta di un adolescente, 17 anni appena. La maggior parte degli altri feriti sono stati causati da proiettili di gomma e gas lacrimogeni. Perche' Israele sta usando un'arma nuova, un drone lancia-lacrimogeni, che fa cadere liquido irritante sui manifestanti.

L'Anp ha chiesto "un intervento internazionale immediato e urgente per fermare il bagno di sangue". L'esercito israeliano ha precisato di aver preso di mira "i principali istigatori" delle proteste violente e ha ribadito che non verra' permesso a nessuno di violare la sovranita' di Israele superando la barriera di sicurezza e per questo ha anche schierato un centinaio di tiratori scelti. Le manifestazioni sono partite da sei punti dell'arido confine tra Gaza e Israele, lungo una cinquantina di chilometri: in particolare Rafah e Khan Younis nel sud, el-Bureij e Gaza City al centro, Jabalya nel nord. Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ha arringato la folla assicurando che "e' l'inizio del ritorno di tutti i palestinesi". A partire da oggi e per sei settimane i palestinesi saranno impegnati nella cosiddetta Marcia del ritorno, che si apre con la Giornata della Terra per ricordare l'esproprio da parte del governo israeliano di terre di proprieta' araba in Galilea, il 30 marzo 1976. Le proteste dureranno fino al 15 maggio, anniversario della fondazione di Israele, per i palestinesi "Nakba", la catastrof

La protesta, che secondo gli organizzatori doveva essere pacifica, ha l'obiettivo di realizzare il "diritto al ritorno", la richiesta palestinese che i discendenti dei rifugiati privati delle case nel 1948 possano ritornare alle proprieta' della loro famiglia nei territori che attualmente appartengono a Israele. Israele e' intenzionato a usare le maniere forti. Il ministro della Difesa, Avigdor Liberman, ha avvertito che qualsiasi palestinese che si avvicina alla barriera di sicurezza mette a repentaglio la propria vita. Secondo i media israeliani, Liberman e' da stamane presso il quartier generale dell'esercito per monitorare la situazione. L'esercito ha dichiarato la zona "area militare interdetta". (AGI) Droni automatici armati di gas lacrimogeni da fare piovere sui manifestanti. E' questa la nuova arma che ha sfoggiato l'esercito israeliano contro i manifestanti palestinesi schierati lungo il confine della Striscia di Gaza. E' la prima volta che i droni, pilotati a distanza, vengono utilizzati con lo scopo di lanciare lacrimogeni per disperdere la folla. Ed e' possibile ora che altre forze di sicurezza in giro per il mondo seguano il modello israeliano. La protesta palestinese da Gaza si allarga ai Territori occupati: scontri sono scoppiati in Cisgiordania - all'ingresso di Ramallah e nel quartiere di Bab a-Zawiya a Hebron - tra forze di sicurezza israeliane e decine di manifestanti palestinesi che hanno dato fuoco a pneumatici e lanciato pietre. Le forze dell'ordine hanno risposto, cercando di disperderli