Esteri
Libia, Obama: errore intervento nel 2011, Paese ancora nel caos
Il sostegno americano all'intervento Nato in Libia nel 2011 e' stato un "errore" in parte dovuto alla convinzione sbagliata che la Gran Bretagna e la Francia avrebbero sostenuto un onere maggiore nell'operazione. Cinque anni dopo, mentre si ragiona su un nuovo piano per far fronte al dilagare dell'Isis in Libia, il presidente Usa, Barack Obama, fa un mea culpa in un lunga intervista alla rivista 'The Atlantic'. "Quando ripenso a quel periodo e mi chiedo cosa sia andato storto, c'e' spazio per le critiche", ha ammesso l'inquilino della Casa Bianca. "Avevo piu' fiducia nel fatto che gli europei, considerata la vicinanza con la Libia, sarebbero stati piu' coinvolti nel dopo". Ma l'allora presidente francese, Nicolas Sarkozy, l'anno dopo usci' dall'Eliseo e il premier britannico, David Cameron, era impegnato su altri fronti. E oggi Obama, ripensando all'intervento, riconosce: "non ha funzionato". Nonostante il piano ben approntato, "il mandato Onu, la coalizione messa insieme", "abbiamo evitato vittime civili su larga scala e quasi certamente quella che sarebbe stata una prolungata e sanguinosa guerra civile. E nonostante tutto, la Libia e' un caos".