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Lula e Xi lanciano la dedollarizzazione. I BRICS allargati a Iran e Argentina

di Redazione Esteri

Il presidente brasiliano a Pechino rilancia il progetto di sganciamento dalla dipendenza verso il dollaro Usa. Nuovi ingressi nei BRICS, non ancora un'alleanza

Xi e Lula lanciano la dedollarizzazione

"Abbiamo un ruolo fondamentale nella creazione di un nuovo ordine mondiale". Era il 2010, quando Lula pronunciò queste parole durante il suo discorso al vertice dei BRIC di Brasilia. Da allora è cambiato tanto. A partire dall'acronimo, diventato BRICS dopo che il Sudafrica si è aggiunto a Brasile, Russia, India e Cina.

Tornato presidente, Lula ha ripetuto gli stessi concetti mentre incontra Xi Jinping a Pechino. Lula ha esortato i paesi in via di sviluppo a trovare una valuta alternativa al dollaro, denunciando il ruolo centrale del biglietto verde nel commercio globale. "Perché non possiamo commerciare in base alle nostre valute?", ha detto Lula da terra cinese. "Chi è stato a decidere che il dollaro fosse la valuta dopo la scomparsa del gold standard?".

Parlando alla New Development Bank di Shanghai, Lula ha chiesto che i Paesi BRICS stabiliscano una valuta comune con la quale possano effettuare transazioni. "Perché una banca come quella dei BRICS non può avere una moneta per finanziare le relazioni commerciali tra Brasile e Cina, tra Brasile e altri Paesi? È difficile perché non siamo abituati. Tutti dipendono da una sola valuta".