Macron non ignori le tradizioni della Francia profonda, reale e sociale
Macron e la singolare candidatura di Valls che...
Dal momento che è nella mia libreria, non dubito che anche Emmanuel Macron conservi il bel volume "Il socialismo nel cuore" di Michel Rocard (1930-2016), maestro politico e caro amico del successore di Hollande.
Spero, pertanto, che il Presidente non registri, con freddezza burocratica, la scomparsa, a più di un secolo dalla sua fondazione, di un partito glorioso e molto radicato nella nella storia del suo Paese, 25 anni dopo la tragica fine del PSI.
Macron non deve ignorare la storia e le tradizioni di quella Francia profonda, reale e sociale, che agli occhi dei tecnocrati ha il torto, forse, di non apparire troppo moderna.
In politica, certo, sono legittime le vendette personali, come il "niet", umiliante, della candidatura a Manuel Valls, che non correrà con "La République en marche!", ma nel suo collegio non avrà avversari del movimento di Macron.
Sarebbe un errore, tuttavia, permettere, come ha osservato Segolène Royal, che il dibattito sulle prospettive politiche si immiserisca in questioni secondarie.
E l'evoluzione del Ps, che Francois Mitterrand (1916-1996) rifondò, nel congresso di Épinay, nel 1971, resta un aspetto tutt'altro che irrilevante, anche nella nuova fase, apertasi domenica scorsa, con il trionfo del giovane Presidente.
Pietro Mancini