Esteri
Berlino, Angela Merkel 'über alles'. Ha deciso: si ricandida nel 2017
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Non ci sono dubbi. Angela Merkel è un politico astuto e furbo. Incassato l'ok del Bundestag al terzo piano di aiuti alla Grecia, seppur con qualche defezione tra i suoi (ma contenuta), la Cancelliera venuta dall'Est ha deciso di ricandidarsi anche nel 2017. L'ufficialità non c'è ancora, ma la decisione - secondo quanto Affaritaliani.it ha appreso da fonti a Berlino - è ormai stata presa. E a vedere gli ultimi sondaggi, dopo aver stravinto la sfida con Alexis Tsipras, sembra proprio che non ci siano rivali. I cristiano-democratici della Cdu-Csu, coalizione di Centrodestra guidata proprio dalla Merkel, sono al loro massimo storico: 43,5%. Segno che una gran parte dei tedeschi si fida ciecamente del suo governo, che certamente sa difendere molto bene gli interessi della Germania. Non solo. Con questi numeri la Cdu-Csu potrebbe anche avere la maggioranza assoluta di deputati al Bundestag e quindi governare da sola. Anche perché gli storici alleati della Fdp, i liberali, sono in ulteriore calo al 3%. Scendono anche gli euro-scettici dell'Afd, soprattutto dopo il successo della Cancelliera sulla crisi greca, tornati sotto la soglia di sbarramento del 5%. Penalizzati fortemente i social-democratici, alleati della Merkel nella Grande Coalizione, e incapaci di imporsi come vera alternativa ai conservatori. L'Spd sarebbe al momento al minimo storico del 22%. Al contrario, crescono le opposizioni. I Verdi vengono accreditati del 10,5% ma soprattutto la Linke, l'estrema sinistra nata dalla fusione tra la Pds (ex comunisti della DDR) e il movimento di Oscar Lafontaine, è in forte salita all'11,5%. In teoria, quindi, una coalizione Spd-Linke-Verdi potrebbe addirittura competere con la Cdu-Csu e sconfiggere la Merkel tra due anni, ma è quasi impossibile che la dirigenza social-democratica decida di allearsi con la sinistra estrema (il problema non sono gli ecologisti) dopo aver governato per tanti anni con la Cdu. Ecco perché la Merkel, padrona assoluta dell'Europa, in patria è sempre più forte.