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Myanmar, trionfo di Aung San Suu Kyi: Nld si dichiara vincitore delle elezioni

Urne aperte ieri 8 novembre in Myanmar per le elezioni politiche, le seconde generali, svolte sotto l’egida della Costituzione attuale, cui prende parte la Lega nazionale per la democrazia (Nld) di Aung San Suu Kyi, che decreteranno la leadership del paese per i prossimi cinque anni.

Il partito si è dichiarato oggi vincitore delle elezioni sostenendo di aver ottenuto abbastanza seggi in Parlamento da poter rimanere al governo. La Commissione elettorale non ha ancora completato la pubblicazione dei risultati, ma Monywa Aung Shin, portavoce del comitato per le informazioni della Nld, ha dichiarato: "Posso confermare che abbiamo ottenuto più di 322 seggi", dei 642 del Parlamento. Volevamo ottenere 377 seggi in totale, ma arriveremo ad averne qualcuno in più". 

Non sono tuttavia disponibili dati ufficiali affidabili sull'affluenza alle urne e la Commissione elettorale ha riferito che potrebbe volerci fino a una settimana per avere i risulatati definitivi.

Nel 2015 Nld ottenne una vittoria schiacciante e ora punta a mantenere la maggioranza dei due terzi del parlamento che conta in tutto 664 seggi, 500 dei quali interessati dalle elezioni. Raggiungere questo obiettivo è fondamentale per l'Nld, poiché l'attuale costituzione attribuisce alle Forze armate il potere di nomina del 25% dei seggi di entrambe le camere. Una volta eletti i nuovi parlamentari, le due camere si riuniranno per eleggere il presidente.

Il consigliere di Stato del Myanmar, Aung San Suu Kyi, raccoglie un largo consenso nonostante la disillusione riguardo alle sue politiche, che hanno deteriorato i rapporti con i partiti delle minoranze che l'avevano sostenuta nel 2015, e che le sono costati un crollo della reputazione in Occidente, a causa soprattutto delle discriminazioni in atto verso la popolazione rohingya, a cui per altro non è stato consentito di votare. Considerati da molti immigrati illegali nonostante le loro famiglie si siano stabilite in Birmania da generazioni, pochi tra i rohinga hanno cittadinanza o diritti civili.

Aung San Suu Kyi, invece, ha votato il 29 ottobre, come riporta Agenzia Nova: le autorità del Myanmar hanno infatti dato l'avvio al voto anticipato con priorità agli over 60, per limitare gli assembramenti il giorno delle elezioni e tutelare gli anziani, più esposti al coronavirus.

Suu Kyi, 75 anni, che si è presentata al seggio elettorale con mascherina e guanti in lattice, aveva già espresso contrarietà al rinvio delle elezioni per la pandemia, secondo alcuni per sfruttare al massimo il consenso ricevuto per la gestione dell’epidemia di Covid-19.

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