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Esteri
Se questo è un presidente: procura Usa, "Biden uomo anziano, scarsa memoria"
Joe Biden

Nuova gaffe di Biden, "al G7 del 2021 ho parlato con Kohl"

Dopo aver confuso Emmanuel Macron con Francois Mitterand, Joe Biden ha scambiato la cancelliera tedesca Angela Merkel con il suo predecessore Helmut Kohl, morto nel 2017.

Raccontando lo stesso aneddoto sul G7 in Cornovaglia, il presidente 81enne ha infatti ricordato che "dopo aver dichiarato ai leader che l'America è tornata il tedesco Helmut Kohl si è girato e mi ha detto: 'Presidente che farebbe se domani aprisse il Times e leggesse che 1.000 persone hanno fatto irruzione nel parlamento?".

Si tratta del secondo lapsus in 24 ore da parte di Biden che, negli ultimi tempi, è apparso annebbiato e stanco anche di fronte alle domande dei giornalisti al seguito alla Casa Bianca.

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Ma non finisce qui la sequela di imbarazzanti uscite del leader della Casa Bianca. Biden ha fatto erroneamente riferimento al presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi come "presidente del Messico": "Come sapete, il presidente del Messico Sisi non voleva aprire le porte agli aiuti", ha dichiarato Biden riferendosi alla crisi umanitari a Gaza. "Io gli ho parlato, e l'ho convinto ad aprire le porte".

La gaffe ha destato ancor piu' scalpore in quanto il presidente vi e' incappato poco dopo aver tentato di sconfessare pubblicamente i dubbi in merito ai suoi presunti problemi di memoria a seguito del rapporto del procuratore speciale Robert Hur. Nell'inchiesta finita in un nulla di fatto sulle carte classificate sono diversi i passi imbarazzanti per Joe Biden a partire dal ritratto di un "uomo anziano con scarsa memoria".

Poi la scarsa sicurezza con cui questi file erano custoditi: alcuni documenti segreti sull'Afghanistan erano conservati in una scatola di cartone usurata conservata nel suo garage, apparentemente insieme ad altri oggetti domestici, tra cui una scala e un cesto di vimini, come mostrano alcune foto.

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I suoi notebook contenenti informazioni riservate erano tenuti in cassetti aperti a casa. Biden era noto inoltre per rimuovere e conservare materiale riservato dai suoi briefing book per un uso futuro, e il suo staff aveva difficoltà a farlo e talvolta non riusciva a recuperare quei materiali, si legge nel rapporto. "E non esisteva alcuna procedura per rintracciare parte del materiale riservato che Biden aveva ricevuto al di fuori dei suoi briefing book", scrive Hur. Sebbene il rapporto elimini i rischi legali per il presidente, è comunque motivo di imbarazzo per il commander in chief, che ha posto la competenza e l'esperienza al centro anche delle sue campagne sottolineando la differenza con il tycoon.

"La mia memoria è a posto, guardate quello che ho fatto da quando sono presidente". Lo ha detto Joe Biden alla Casa Bianca rispondendo ad una domanda della Fox. Il presidente ha poi scherzato con il reporter dicendo "ho una cattiva memoria perche' ti ho fatto fare la domanda". 

Joe Biden "non e' adatto" a fare il presidente", ha dichiarato lo speaker della Camera dei Rappresentanti dopo il rapporto del ministero della Giustizia. "Un uomo del tutto incapace di assumersi la responsabilita' di aver gestito in modo improprio informazioni riservate non e' certamente adatto allo Studio Ovale", ha tuonato Mike Johnson, stretto alleato del probabile rivale di Biden nelle elezioni di novembre, Donald Trump. Il rapporto del procuratore speciale ha rimosso una bella tegola per Biden ma ha sganciato una vera e propria bomba, ovvero ha detto che, nella sua indagine, ha trovato Biden con capacita' mentali cosi' ridotte da non ricordare le date della sua vicepresidenza sotto Barack Obama e la morte di suo figlio Beau per cancro nel 2015. 






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