Esteri

Premier palestinese si dimette, Israele prepara l'attacco a Rafah

di Redazione

Avvertimento dell'Onu mentre Tel Aviv è pronta all'offensiva dell'ultima roccaforte di Hamas: "L'operazione sarebbe un colpo mortale sugli aiuti"

Tajani: "Ho chiesto a Israele di aspettare per attacco a Rafah"

"Stiamo lavorando in maniera discreta e anche sottotraccia, anche con molti Paesi arabi e del G7 per arrivare a una interruzione dei combattimenti a Gaza, per permettere di portare aiuti alla popolazione civile. Abbiamo chiesto di aspettare per l'attacco a Rafah, speriamo che da una parte e dall'altra ascoltino i messaggi di buon senso". Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a 24 Mattino su Radio 24. 

Iran, Israele non otterrà nulla continuando la guerra a Gaza, gli Usa non vogliono fermare il conflitto

Israele non otterrà niente continuando la guerra in corso a Gaza perchè "il fronte della resistenza" è militarmente forte. Lo ha affermato il ministro degli esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, durante un colloquio a Ginevra con la presidente del comitato internazionale della Croce Rossa, Mirjana Spoljaric Egger, a margine della 55esima sessione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite (Unhcr). Esprimendo preoccupazione per "le disperate condizioni umanitarie" nella Striscia, il capo della diplomazia di Teheran ha affermato che gli Stati Uniti parlano di come allentare le tensioni invece che di come fermare la guerra, cosa che dimostra la mancanza di volontà da parte americana di porre fine al conflitto. Secondo quanto riporta Irna, Spoljaric Egger ha apprezzato gli sforzi politici dell'Iran per contribuire a porre fine alla guerra ed ha espresso profonda preoccupazione per la terribile situazione umanitaria a Gaza, sottolineando la necessità che il mondo comprenda le allarmanti condizioni umanitarie a Gaza, in modo tale da potere inviare aiuti in modo urgente nella Striscia.  

L'Idf colpisce in profondità nel territorio libanese

Israele in questo momento sta colpendo "nel profondo" del territorio del Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Anche i media libanesi scrivono che Israele ha compiuto oggi il primo raid aereo nella valle orientale libanese della Bekaa, roccaforte degli Hezbollah libanesi, dall'inizio del conflitto con lo stesso movimento armato filo-iraniano lo scorso 8 ottobre. Secondo i media, l'attacco aereo ha preso di mira la periferia di Baalbek, circa 100 km a nord-est della capitale Beirut.

Guterres: un attacco a Rafah sarebbe il chiodo finale sulla bara degli aiuti

Il Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha oggi nuovamente messo in guardia dalle devastanti conseguenze di un'offensiva militare a tutto campo di Israele nella città di Rafah a Gaza. "Un'offensiva israeliana a tutto campo sulla città non solo sarebbe terrificante per più di un milione di civili palestinesi che vi hanno trovato rifugio ma metterebbe il chiodo finale sulla bara dei nostri programmi di aiuto", ha detto Guterres prendendo la parola al Consiglio dei Diritti Umani, riunito in sessione a Ginevra.

"Rafah è il centro delle operazioni di aiuto umanitario" e l'Unrwa (l'agenzia per i rifugiati palestinesi), "ne è la spina dorsale", ha ricordato il Segretario generale dell'Onu sottolineando che "gli aiuti umanitari sono ancora del tutto insufficienti". Guterres ha quindi ribadito l'appello per "un cessate il fuoco umanitario e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi".

Premier palestinese presenta le dimissioni ad Abu Mazen

Il primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Mohammad Shtayyeh ''ha messo a disposizione le proprie dimissioni'' al presidente Abu Mazen. Lo ha riferito la Wafa, la agenzia ufficiale palestinese.

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