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Crisi Ucraina, Australia-Giappone-Canada annunciano sanzioni contro Mosca 

L'Australia ha annunciato sanzioni contro la Russia, con il primo ministro Scott Morrison che ha svelato nuove misure in risposta alla "aggressione della Russia contro l'Ucraina". Morrison ha dichiarato in una conferenza stampa che l'Australia imporrà divieti di viaggio e sanzioni finanziarie mirate a otto membri del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, un gruppo di alti funzionari statali e responsabili della Difesa.

Canberra imporrà anche sanzioni economiche "forti" contro le regioni filorusse di Luhansk e Donetsk, controllate dai separatisti, nell'Ucraina orientale, che lunedì il presidente russo Vladimir Putin ha riconosciuto come indipendenti. Le sanzioni riguardano i trasporti, l'energia, le telecomunicazioni, il petrolio, il gas e le riserve minerarie, ha affermato Morrison. Il Paese estenderà le sanzioni esistenti alla Crimea e a Sebastopoli e si muoverà anche per sanzionare diverse banche russe.

Il primo ministro del Giappone, Fumio Kishida, ha annunciato sanzioni contro la Russia e le autoproclamate repubbliche di Luhansk e Donetsk nel Donbass, riconosciute come indipendenti dal presidente russo Vladimir Putin. Il governo giapponese vieterà la nuova emissione e la distribuzione di titoli di stato russi in Giappone in risposta alle "azioni che la Russia ha intrapreso in Ucraina". Kishida ha aggiunto che il Giappone sospenderà anche il rilascio di visti alle persone legate alle due regioni ribelli ucraine e congelerà i loro beni in Giappone, e vieterà il commercio con le due aree."Esortiamo fortemente la Russia a tornare al processo diplomatico per risolvere lo sviluppo", ha esortato Kishida, ribadendo la sua "forte condanna" per le azioni della Russia. 

Anche il Canada si allinea al "fronte della fermezza" nei confronti della Russia: nelle ultime ore il primo ministro Justin Trudeau ha annunciato una "serie di sanzioni economiche" contro Mosca "fino al ripristino dell'integrità territoriale dell'Ucraina". In particolare, il Canada "vieterà ai propri cittadini di effettuare qualsiasi transazione estera" con i territori separatisti filorussi di Lugansk e Donetsk, imporrà sanzioni ai parlamentari russi che hanno votato a favore della "decisione illegale di riconoscere questi territori" mentre delle "sanzioni aggiuntive" saranno imposte alle banche russe con le quali saranno vietate tutte le transazioni finanziarie.

"È assolutamente inaccettabile che la Russia abbia invaso di nuovo l'Ucraina", ha condannato Trudeau il cui annuncio giunge sulla scia delle sanzioni economiche varate da Washington e dalla Germania in particolare. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha svelato una "prima tranche" di sanzioni volte a impedire a Mosca di raccogliere fondi occidentali per ripagare il suo debito sovrano.

Da parte sua, invece, la Germania ha annunciato la sospensione del gigantesco progetto del gasdotto Nord Stream 2 che doveva portare ancora più gas russo nel paese. Queste misure punitive sono state attuate dopo il discorso di Vladimir Putin di lunedì, in cui il leader del Cremlino ha dichiarato l'indipendenza delle regioni filo-russe di Donetsk e Lugansk. "Vladimir Putin potrebbe aver sottovalutato la fermezza della risposta della comunità internazionale", ha aggiunto il capo del governo canadese, ritenendo che questa "risposta ferma e unita in tutto il mondo finirà per costare molto al presidente russo". 

(Seguono le dichiarazioni di Scholz...) 

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