Esteri
Francia, Schlein: "La destra si può battere". Tutte le reazioni in Italia
Conte esalta la "coalizione della pace". Gasparri invita alla rifondazione dei gollisti. Ancora nessuna reazione dal centrodestra
Le reazioni della politica in Italia
La doccia fredda per Marine Le Pen in Francia, sconfitta al ballottaggio scalda la politica italiana. Con sentimenti contrapposti: da una parte la sinistra, a partire del partito democratico -prima a esultare a caldo, poco dopo i primi exit poll non a caso è la deputata Lia Quartapelle- non nasconde la propria soddisfazione. Il modello francese, la vittoria insperata e per questo ancora più significativa del Nuovo Fronte Nazionale, per la segretaria del Pd Elly Schlein, è "un risultato straordinario per la sinistra unita".
Gentiloni: "Vive la Republique". Schlein: "La destra si può battere".
"Vive la Republique". Con questa frase, accompagnata dalle bandiere francese ed europea, Paolo Gentiloni commenta, sui social, le proiezioni del secondo turno delle legislative in Francia. “Risultato straordinario per la sinistra unita e una bella risposta di partecipazione. La destra si può battere.” Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.
Conte: "Vince la pace"
"La grande partecipazione del popolo francese premia la proposta popolare e progressista di chi non ha mai avuto dubbi sulla pace, sulla difesa dei diritti sociali e sulla tutela dei più fragili. Un segnale di spinta democratica che oggi parla all’Europa intera". Così Giuseppe Conte, leader del M5S, sui social.
Gasparri: "Urge rifondazione dei gollisti in Francia"
“Bisognerà vedere i dati definitivi per capire poi quale governo ci potrà essere in Francia. Evidentemente però il centrodestra per vincere deve avere una guida moderata, come sostiene Forza Italia che fa parte del Partito popolare europeo. Speriamo in una vera rifondazione dei gollisti in Francia”. Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri al Gr Radio Rai.
"La Francia con tre blocchi è ingovernabile. Intanto quel sistema elettorale non era così perfetto come dicevano. Poi il condizionamento dell'estrema sinistra antisemita è veramente pericoloso e non è compatibile con un sistema democratico, è inutile che inneggino alcuni della sinistra italiana. Mélenchon è fuori dalle regole di compatibilità democratica. La dimostrazione che serve una realtà moderata, quella gollista che ha governato a lungo la Francia. Deve rinascere un'alternativa gollista, un'alternativa di centrodestra a guida moderata, come in Italia dice Forza Italia, come dice il Partito popolare in tutta Europa, perché anche Macron non ha grandi prospettive. Il suo mandato finirà e anche lui, in realtà, non è il futuro. Il futuro è un ritorno al gollismo, starà ai gollisti rifondare un'alternativa moderata vincente contro gli antisemiti comunisti di Mélenchon e contro la incapacità tecnocratica di Macron. La Francia dovrà tornare alla tradizione. Chi pensava dall'estrema destra di fare tutto da solo ha visto che è un po' difficile, se non impossibile". Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Esultano le opposizioni, silenzio dal governo
Le opposizioni in Italia esultano per l'inaspettato successo del Nuovo fronte popolare in Francia, risultato primo nelle proiezioni sul secondo turno delle legislative francesi, e il 'contenimento' dell'ondata registrata dal Rassemblement national sette giorni fa.
Tra i partiti di maggioranza i soli commenti arrivano dai centristi di Forza Italia e Noi moderati e da Daniela Santanchè. "La morale francese? Le ammucchiate sono una vittoria di Pirro. Possono far vincere ma non governare", commenta la ministra di Fratelli d'Italia.
"Le elezioni francesi dimostrano, se ce ne fosse ancora bisogno, che la sinistra vince se non c'è un centrodestra con un centro forte. La destra che corre da sola è estrema ed è destinata a perdere sempre", osserva Paolo Barelli, capogruppo alla Camera di Forza Italia, partito storicamente lontano dal Rn di Marine Le Pen, che, invece, è da anni alleata in Europa con i leghisti di Matteo Salvini. "Il successo delle sinistre in Francia è un monito che deve essere ben recepito anche da noi. Ecco perché il ruolo di Forza Italia è fondamentale per impedire la vittoria delle sinistre in Italia", aggiunge Barelli. Mentre per il presidente di Nm Maurizio Lupi i risultati delle legislative in Francia "confermano la necessità di una alleanza in Europa tra i Popolari e i Conservatori" di Giorgia Meloni.
Tra i leghisti, interviene solo il più 'loquace', il senatore Claudio Borghi, per chiedere a Le Pen di entrare nel gruppo dei 'Patrioti d'Europa' a Strasburgo, fondato da Viktor Orban, e dove la Lega dovrebbe confluire a partire da domani.
Sul fronte delle opposizioni, le prese di posizioni di Italia viva tendono a sottolineare la tenuta di Macron, alleato di Matteo Renzi in Europa. "Anche in Francia il centro riformista si dimostra vivo e decisivo: la mossa di Macron si è rivelata vincente per impedire agli estremisti di Bardella e Le Pen di ottenere la maggioranza assoluta - osserva la coordinatrice nazionale di Iv raffaelle Paita -. E pensare che c'è chi lo dava per morto. la Francia e' una grande e compiuta democrazia"
"In Francia il Nuovo Fronte Popolare salva la Repubblica dall'assalto dell'estrema destra - commenta Nicola Fratoianni di Avs -. Intanto per stasera è una bellissima notizia. E anche una indicazione di speranza". "La minaccia Le Pen e il suo pericoloso disegno incostituzionale sono stati fermati. La destra sovranista, xenofoba, antieuropea e illiberale si può battere con la democrazia, unendo le energie liberali e progressiste - osserva il segretario di Più Europa Riccardo Magi -. Perché prima delle tante e profonde differenze viene la tenuta della democrazia e dello Stato di Diritto. Facile? No, affatto. Ma necessario". "Ha vinto la paura - afferma il senatore dem Filippo Sensi -. La scommessa di Macron si è rivelata vincente. Il cordone sanitario nei confronti della peggiore destra europea ha funzionato. Grande mobilitazione e affluenza". "A Palazzo Chigi qualcuno sta brindando", suggerisce Sensi.
Francia: Della Vedova, buona notizia. Macron ha fatto cosa giusta
"La scelta coraggiosa di Macron ha consentito ai francesi di ridimensionare subito e pesantemente nelle urne le velleità sovraniste, anti europee e filoputiniane della destra lepenista. Nonostante le critiche, il Presidente francese ha dimostrato di avere fatto la cosa giusta, evitando il racconto vittimista della destra cui viene impedito di governare nonostante il consenso degli elettori. Una ottima notizia per l’Europa tutta. Il Nuovo fronte popolare è il primo per seggi, compresi quelli di una sinistra populista e demagogica, ma il nuovo governo dovrà essere di coalizione e ancora schierato per una Ue forte e risoluta nel sostegno all’Ucraina. Intanto oggi c’è da salutare con grande soddisfazione l’esito per molti inatteso delle urne francesi. Un segnale positivo anche per tutti gli europeisti liberali e riformatori”. Lo dichiara il deputato di Più Europa Benedetto Della Vedova.
Francia: Borghi (Iv) cita inno, 'Allons enfant de la patrie'
"Allons enfant de la patrie!". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia viva, citando l'inno nazionale francese.
Francia: Bonelli (Avs), uniti si vince. Dedico a Meloni-Salvini
“‘Allons enfants de la Patrie Le jour de gloire est arrivé! Contre nous de la tyrannie’ Questo è dedicato a Meloni e Salvini! Il grande risultato rosso-verde di Nfp in Francia. Uniti si vince. Ora dobbiamo andare avanti in Italia per un’alleanza democratica, antifascista, progressista ed ecologista per cacciare l’estrema destra dal governo in Italia. Chi non comprende che nel nostro paese è necessaria un’alleanza per mandare all’opposizione la destra non fa gli interessi dell’Italia”. Cosí sui social il portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli commentando le proiezioni delle legislative in Francia.
Francia: Calenda, 'ottimo stop a Le Pen, ma fare governo non sarà facile'
"Ottimo aver chiuso la strada alla Le Pen. Bene la tenuta di Macron. Ma formare un governo e governare non sarà facile". Così Carlo Calenda su X.