Esteri

Scontro Usa-Cina, Pechino vuole prendersi anche l'America Latina. Ecco perchè

di Vincenzo Caccioppoli

Se da un lato gli Stati sono sempre stati "paternalistici" con i paesi del Sud, ora la Pechino sta adottando una politica d'investimento più concreta

Ma mentre molti intervistati sono consapevoli delle sfide che vanno di pari passo con i progetti cinesi, tra cui la corruzione, la scarsa qualità del lavoro, le violazioni dei diritti dei lavoratori, le preoccupazioni sulla trappola del debito e la mancanza di protezione ambientale, il paese e il suo sistema politico non hanno affrontato completamente rivolgendosi a loro.

D’altra parte gli Stati Uniti negli anni hanno sempre adottato un atteggiamento assai paternalistico con i paesi dell’America Latina. La Cina, invece, ha adottato da subito un politica assai più concreta, proponendo investimenti ed aiuti in cambio dello sfruttamento delle risorse dei grandi paesi latino americani. Inoltre ha giocato un ruolo molto importante il sempre maggiore disinteresse nel fare il guardiano del mondo da parte degli Usa, cominciata con Barack Obama e proseguita con maggiore convinzione dal suo successore Donald Trump. Questo ha fatto sì che la Cina e in misura molto minore la Russia, potessero espandere la loro influenza prima in Africa, poi in Medio oriente ed ora in America Latina. La guerra in Ucraina nasce anche da queste premesse.

Il fatto che gli Usa abbiano cominciato a ripiegare in molte regioni dove avevano un ruolo di controllo ( non ultimo il ritiro troppo frettoloso dall’Afghanistan, pochi mesi prima dello scoppio del conflitto in Ucraina) ha convinto Putin a tentare l’azzardo con il paese confinante. Era insomma chiaro il tentativo di ripetere l'esperienza del 2014 con l’annessione della Crimea. Ma i conti si sono rivelati errati, ed ora la Russia rischia di pagare uno scotto pesantissimo per questo azzardo. Ma alla fine ancora una volta chi può invece beneficiarne più di tutti, rischia di essere ancora una volta la Cina.