Siria, il raid aiuta i jihadisti sul campo militare. Controffensiva dell'Isis
Il raid Usa in Siria cambia la situazione sul campo militare. L'Isis lancia la controffensiva
Il raid Usa in Siria cambia la situazione sul campo militare. Gravi danni per l'aviazione del regime di Damasco. L'Isis e le formazioni jihadiste si organizzano e lanciano la controffensiva.
Controffensiva di Isis e Fatah al Sham su Homs
Lo Stato islamico e Jabhat Fatah al Sham (precedentemente noto come al Nusra, affiliato ad al Qaeda) approfittando degli attacchi Usa sulla base aerea di Homs, hanno lanciato una nuova offensiva sulle posizioni delle forze armate siriane. L'azione dei gruppi jihadisti è iniziata, secondo la Difesa russa, subito dopo che i missili degli Stati Uniti sono stati lanciato sulla base aerea siriana, ha detto il portavoce del ministero della difesa russo Igor Konashenkov.
I jihadisti tornano all'attacco dopo il raid Usa in Siria
"Sto dirigendo la vostra attenzione sul fatto che un'offensiva su larga scala dell'Isis e dei gruppi militanti al Nusra contro le posizioni dell'esercito siriano sono iniziate subito dopo l'attacco missilistico (Usa) sulla base aerea siriana", ha detto il generale secondo quanto si apprende dal Ministero a Mosca. Secondo altri fonti siriane l'attacco dell'Isis interessa la parte orientale della provincia di Homs.
Aviazione di Damasco a pezzi
Ancora non ci sono conferme ufficiali sulla contabilità dei danni conseguenti al raid americano sulla Siria. Ma dovrebbero essere stati distrutti nove aerei da combattimento, i depositi di carburante e soprattutto il sistema di protezione antiaerea. Una contabilità che, se confermata, significherebbe che l'aviazione del regime di Damasco ha subito davvero grandi danni. Danni di tale portata da mettere in ginocchio l'aviazione di Assad.
Vantaggi per i jihadisti, annullato il vantaggio strategico dei lealisti
E' chiaro che da questa situazione trarrebbero grandi vantaggi le formazioni jihadiste. A partire dall'ex fronte Al Nusra, ma anche dall'Isis. I miliziani di Daesh, trincerati a Raqqa e Deir Az Zor, potrebbero avere il tempo di riorganizzarsi. Senza l'ausilio dell'aviazione, infatti, il vantaggio strategico e militare di Damasco rischia seriamente di venire meno.
Russia costretta a un intervento maggiore
Per questo la Russia potrebbe essere presto costretta a un coinvolgimento maggiore sul campo. Cosa che Putin avrebbe voluto evitare ma che probabilmente sarà portato a fare per non lasciare di nuovo l'esercito di Assad in difficoltà. E a quel punto che cosa farà Washington? Starà a guardare o proseguirà nella nuova linea anti Assad? Il rebus siriano può riservare ancora tante (e purtroppo brutte) sorprese.