Esteri
Spese militari al 2% del Pil, l'Italia studia il trucchetto: calcolare anche le previsioni del meteo
Il governo vuole includere alcune voci (non proprio militari) per centrare l'obiettivo stabilito dalla Nato
Spese militari al 2%, servono 8 miliardi entro giugno all'Italia. Il trucchetto per abbassare la cifra
Donald Trump non impone solo i dazi all'Europa e al mondo ma anche di mettere mano al portafoglio per aumentare le spese militari. Entro giugno, ogni paese membro della Nato, deve portare il suo investimento ad almeno il 2% del Pil, anche se il presidente americano avrebbe già alzato nuovamente l'asticella al 3,6%. Ma per l'Italia, così come per molti altri stati, trovare questi fondi adesso potrebbe essere un problema. Secondo i tecnici, per salire dall’1,53% del 2024 al 2% - in base a quanto risulta a La Repubblica - servirebbe un investimento di oltre 8 miliardi. E anche se l’aumento delle risorse resta la strada principale, per non indispettire Nato e Usa con espedienti contabili, a Palazzo Chigi si cercano strade per ammorbidire la portata dell’esborso.
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Un'opzione approfondita è appunto questa: inserire tra le spese per la difesa altre voci oggi non conteggiate. Non solo le risorse impiegate per altre forze come i carabinieri, la guardia di finanza e la guardia costiera. Il governo - prosegue La Repubblica - ha attivato un gruppo di lavoro che sta concludendo un complesso "esame interministeriale". In base alle ricognizioni provvisorie, nell’elenco delle spese di cui la Nato dovrebbe tenere conto per Roma sono state incluse anche quelle per la componente militare di attività "civili-militari", come i "servizi di meteorologia" o di supporto alla navigazione. O ancora l’attività di distruzione di armi e munizioni risalenti alla guerra mondiale. Un "trucchetto" per far rientrare nel pacchetto costi che lo Stato già sostiene ma non riconosciuti come "militari", ma bisognerà convincere Trump.
