Esteri
Teheran, ucciso capo del programma nucleare Fakhrizade: l'Iran accusa Israele
Donald Trump non ha rilasciato commenti ma l'Iran annuncia vendetta, e per il ministro degli esteri iraniano ci sono forti segnali del coinvolgimento di Israele
E' stato assassinato vicino Teheran lo scienziato nucleare iraniano Mohsen Fakhrizadeh-Mahabadi. Lo riporta l'agenzia iraniana Mehr che parla di un "attacco terroristico" nella zona di Damavand, nella provincia di Teheran. Fakhrizadeh-Mahabadi viene descritto dalla Mehr come "uno dei massimi ricercatori iraniani nel settore della tecnologia nucleare".
Fakhrizadeh è stato assassinato alla vigilia dell'anniversario dell'omicidio di un altro scienziato nucleare iraniano di alto profilo Majid Shahriari, ucciso da una bomba il 29 novembre 2010. Secondo informazioni provenienti da Israele Fakhrizadeh sarebbe sopravvissuto in passato a un tentativo di omicidio compiuto da uomini del Mossad.
"L'assassinio di scienziati nucleari è l'atto di ostilità più brutale e palese del sistema egemonico per impedirci di raggiungere risultati nella scienza moderna". E' quanto ha scritto il comandante dei Guardiani della Rivoluzione dell'IRAN (i Pasdaran), Hossein Soleimani, in un tweet rilanciato dai media della regione.
"Colpiremo come un fulmine gli assassini di questo martire e li faremo pentire delle loro azioni" ha twittato Hossein Dehghan, consigliere militare della Guida Suprema iraniana Ali Khamenei.
La conferma di Teheran
Il ministero della Difesa di Teheran ha "confermato il martirio" dello scienziato nucleare iraniano Mohsen Fakhrizadeh-Mahabadi. La notizia è arrivata dopo che due giorni fa Axios, citando fonti israeliane, scriveva che nelle ultime settimane i militari israeliani hanno ricevuto ordine di prepararsi alla possibilità che Donald Trump, prima di lasciare la Casa Bianca, ordini un attacco contro l'Iran. Pur in assenza di informazioni specifiche che facciano pensare a un attacco imminente, riportava Axios, in Israele si ritiene che le ultime settimane del tycoon alla Casa Bianca saranno un "periodo molto delicato".
Le fonti di Barak Ravid, che scrive per Axios, parlavano di un'attenzione concentrata su possibili rappresaglie iraniane direttamente contro Israele o attraverso i suoi 'proxies' in Siria, a Gaza e in Libano. Tutto dopo che la scorsa settimana il New York Times rivelava colloqui tra Trump e i suoi consiglieri più stretti sulla possibilità di un attacco contro l'Iran - contro il sito nucleare di Natanz - e aggiungeva che il presidente sarebbe stato dissuaso dall'intraprendere una simile iniziativa, messo in guardia dal rischio di un'escalation nella regione.
Nessun commento per ora da parte di Donald Trump che ha, però, ritwittato la notizia dal New York Times e rilanciato due tweet, in inglese ed ebraico, del giornalista israeliano Yossi Melman in cui tra le altre cose ritrae lo scienziato come "a capo del programma nucleare segreto" della Repubblica islamica.
Iran: "Ci sono seri segnali di un coinvolgimento di Israele"
Ci sono "serie indicazioni di un ruolo di Israele" nell'assassinio dello scienziato nucleare iraniano, Mohsen Fakhrizadeh. Lo ha denunciato su Twitter il ministero degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif. "I terroristi hanno ucciso uno scienziato iraniano di spicco", ha twittato il capo della diplomazia, "questa codardia, con serie indicazioni del ruolo di un ruolo di Israele, dimostra il disperato bellicismo dei responsabili". Zarif ha poi inviatto la comunità internazione a "mettere fine ai suoi vergognosi doppi standar e a condannaare questo atto ci terrorismo di Stato".
Fakhrizadeh, chi era il "padre della bomba iraniana"
"Il padre della bomba iraniana", "il "Qassem Soleimani del programma nucleare e missilistico" della Repubblica islamica. Sono alcune delle definizioni che accompagnano il nome di Mohsen Fakhrizadeh, lo scienziato ucciso ad Absard, a Est di Teheran, in un attentato terroristico. Il paragone col potente generale Soleimaini, capo delle forze Quds - le unità speciali delle Guardie della Rivoluzione - ucciso a Baghdad dagli americani a gennaio scorso, non appare esagerato per gli osservatori: "La portata dell'assassinio di Fahrizadeh è enorme", ha scritto su Twitter Farnaz Fassihi, che si occupa di Iran per il Wall Street Journal.
Fakhrizadeh era considerato il motore del programma militare iraniano: capo del piano Amad (Speranza) che per Teheran era di natura civile e pacifica, mentre per l'intelligence israeliana mirava a dotare di armi atomiche la Repubblica islamica. Amad è stato ufficialmente accantonato nel 2003 e Teheran ha negato la sua esistenza nel 2015, quando è stato firmato l'accordo sul nucleare iraniano. Israele, però, ha continuato a nutrire sospetti, convinto che il programma sia andato avanti sotto altre forme, come l'Spnd del del ministero della Difesa, guidato proprio da Fakhrizadeh.
Ad accusare pubblicamente il fisico era stato il premier Benjamin Netanyahu in persona, che in una conferenza stampa nel 2018, dopo aver annunciato che i servizi segreti israeliani avevano trafugato da un sito iraniano 100 mila file da archivi segreti sul nucleare, aveva ammonito: "Ricordate questo nome, Fakhrizadeh". Secondo fonti israeliane, lo scienziato era nella lista degli obiettivi del Mossad, che aveva provato ad ucciderlo alcuni anni fa.
Nel confermare quello che è stato definito il suo "martirio", il ministero della Difesa lo ha ricordato come il "capo dell'Organizzazione per la ricerca e l'innovazione difensiva", che ricade sotto il dicastero stesso. Secondo l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), dopo lo smantellamento di Amad era stato proprio Fakhrizadeh a fondare l'Organizzazione presso il sito Mojdeh, vicino all'Università Malek Ashtar di Teheran. Lo scienziato, alto ufficiale delle Irgc (il Corpo delle Guardie della Rivoluzione iraniana), era anche professore di fisica all'Università Imam Hossein di Teheran ed ex capo del centro di ricerca di fisica dell'Iran (Phrc).
L'esperto di intelligence Ronen Bergmanm, nel 2019, aveva detto alla tv israeliana che dato che molti degli stretti collaboratori di Fakhrizadeh erano morti, negli anni, in omicidi riconducibili al Mossad, era "ragionevole presumere" che sarebbe stato tra le prossime "scelte". Israele non ha mai riconosciuto alcuna responsabilità negli assassinii di persone coinvolte nel programma nucleare iraniano.