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Trump: "Ottima telefonata con Zelensky, siamo sulla buona strada". E il tycoon vedrà Putin in Arabia Saudita

Nella telefonata, "durata circa un'ora", "gran parte della discussione si è basata sulla chiamata fatta ieri con il presidente Putin per allineare sia la Russia che l'Ucraina in termini di richieste e necessità"

di Redazione Esteri

Trump: "Ottima telefonata con Zelensky, siamo su buona strada"

"Ho appena completato un'ottima telefonata con il presidente Zelensky dell'Ucraina". Donald Trump fa il punto dopo la telefonata con Volodymyr Zelensky. Il presidente degli Stati Uniti, che ieri ha avuto un lungo colloquio con Vladimir Putin, oggi ha parlato con il presidente ucraino.

Nella telefonata, "durata circa un'ora", "gran parte della discussione si è basata sulla chiamata fatta ieri con il presidente Putin per allineare sia la Russia che l'Ucraina in termini di richieste e necessità. Siamo sulla buona strada e chiederò al Segretario di Stato Marco Rubio e al Consigliere per la sicurezza nazionale Michael Waltz di fornire una descrizione accurata dei punti discussi", scrive Trump su Truth.

Cessate il fuoco tra Ucraina e Russia "entro un paio di settimane". E' la previsione fatta dall'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, secondo cui i negoziati tecnici fra americani e russi inizieranno lunedì in Arabia Saudita. "Credo che lunedì i team tecnici andranno nel Regno", ha dichiarato Witkoff a Bloomberg Television, ricordando che nella telefonata di ieri Vladimir Putin e Donald Trump "hanno concordato un percorso verso alcune condizioni di cessate il fuoco... e verso un cessate il fuoco completo che sarà negoziato nei prossimi giorni. Penso che in un paio di settimane ci arriveremo".

Ucraina, attesa per la telefonata Trump-Zelensky

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlerà oggi con il presidente statunitense Donald Trump: lo ha annunciato lo stesso leader ucraino durante una conferenza stampa congiunta con il capo della Stato della Finlandia, Alexander Stubb, in corso a Helsinki. 

"Oggi contatterò il presidente Trump e discuteremo i prossimi passi", ha detto Zelensky, sottolineando che non dovrebbe esserci alcuna "concessione" alla Russia, che chiede la fine degli aiuti occidentali a Kiev prima di un cessate il fuoco. "Non credo che dovremmo fare concessioni (alla Russia, ndr) in termini di aiuti all'Ucraina, ma al contrario dovremmo aumentarli", ha affermato Zelensky durante la conferenza stampa a Helsinki.

Il capo di Stato ucraino ha inoltre sottolineato che gli Stati Uniti dovrebbero supervisionare il cessate il fuoco di 30 giorni sulle infrastrutture energetiche del Paese concordato ieri tra i presidenti russo e statunitense. "Gli Stati Uniti devono essere il principale ente di monitoraggio" di questa tregua parziale, ha detto Zelensky.

Ucraina, Trump chiarisce: "Non abbiamo discusso di aiuti militari" 

 Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che nella chiamata di ieri con il presidente russo Vladimir Putin non è stata discussa la questione degli aiuti militari all'Ucraina, nonostante il Cremlino abbia affermato che il leader russo aveva chiesto la fine dell'assistenza militare a Kiev.

"Non abbiamo parlato di aiuti, non ne abbiamo parlato affatto", ha detto Trump in un'intervista serale al programma "The Ingraham Angle" della Fox News. "Abbiamo parlato di tante cose, ma non si è mai parlato di aiuti", ha aggiunto come riporta Reuters sul sito. 

Ucraina, notte di bombardamenti nonostante la telefonata Trump-Putin

La tanto attesa telefonata tra Trump e Putin per arrivare a una tregua nella guerra in Ucraina c'è stata, ma il presidente americano non ha ottenuto esattamente quello che voleva, niente stop totale ai bombardamenti per 30 giorni. Il patto con il capo del Cremlino riguarda infatti solo le centrali elettriche e gli obiettivi sul Mar Nero. In sostanza la Russia continuerà ad attaccare e questa notte c'è stata la dimostrazione: colpito anche un ospedale a Sumy. Ma l'apertura, seppur lieve, di Putin ha dato il via libera ai negoziati. I colloqui per un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina continueranno domenica nella città saudita di Gedda. Lo dichiara l'inviato speciale del presidente americano Donald Trump, Steve Witkoff. In un'intervista a Fox News, rilasciata dopo la lunga telefonata di Trump con il presidente russo Vladimir Putin, Witkoff che é in prima linea nei dossier ucraino e mediorientale.

Leggi anche: Guerra Ucraina, telefonata Trump-Putin. Mosca ferma gli attacchi contro le centrali energetiche per 30 giorni e chiede lo stop alle armi per Kiev

Riferendosi a un cessate il fuoco sulle infrastrutture energetiche e sugli obiettivi nel Mar Nero, Witkoff ha aggiunto: “penso che entrambi i punti siano stati accettati dai russi". "Sono sicuramente fiducioso sul fatto che anche gli ucraini siano d'accordo”, ha concluso. Witkoff ha anche annunciato che la delegazione statunitense a Gedda sarà guidata dal segretario di Stato Marco Rubio e dal consigliere per la Sicurezza Nazionale Mike Waltz, ma non ha indicato esattamente chi altro sarà direttamente coinvolto nei colloqui di domenica.

Qualche ora prima dell'intervista all'inviato speciale Usa, Kiev ha tuttavia accusato Mosca di aver di fatto rifiutato la proposta di cessate il fuoco sostenuta dagli Stati Uniti, riferendo di una raffica di attacchi alle infrastrutture civili, in particolare contro un ospedale nella regione di Donetsk e in altre città. Attacchi avvenuti nonostante il pressing di Washington per un cessate il fuoco completo di 30 giorni come primo passo verso una soluzione della guerra che dura da tre anni.

"Oggi Putin ha di fatto respinto la proposta di un cessate il fuoco completo", scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. "Sarebbe giusto che il mondo rispondesse respingendo qualsiasi tentativo di Putin di prolungare la guerra. Sanzioni contro la Russia. Aiuta l'Ucraina. Rafforzare gli alleati nel mondo libero e lavorare per garantire la sicurezza. E solo una reale cessazione degli attacchi alle infrastrutture civili da parte della Russia, come dimostrazione della volontà di porre fine a questa guerra, potrà avvicinare la pace".

"Ora in molte regioni si può letteralmente sentire di cosa ha realmente bisogno la Russia. Circa 40 "shaheed" nel nostro cielo, la difesa aerea è in funzione", scrive il presidente ucraino volodymyr Zelensky su Telegram. "Purtroppo, ci sono anche danni alle infrastrutture civili. Colpo diretto da parte di uno "shaheed" in un ospedale di Sumy, attacchi alle città della regione di Donetsk, droni d'attacco in questo momento nei cieli delle regioni di Kiev, Zhytomyr, Sumy, Chernihiv, Poltava, Kharkiv, Kirovohrad, Dnipropetrovsk e Cherkasy. "Sono questi attacchi notturni della Russia a distruggere il nostro sistema energetico, le nostre infrastrutture e la vita normale degli ucraini. E il fatto che questa notte non abbia fatto eccezione dimostra che dobbiamo continuare a fare pressione sulla Russia affinché raggiunga la pace".

Ucraina, Trump chiarisce: "Non abbiamo discusso di aiuti militari" 

 Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che nella chiamata di ieri con il presidente russo Vladimir Putin non è stata discussa la questione degli aiuti militari all'Ucraina, nonostante il Cremlino abbia affermato che il leader russo aveva chiesto la fine dell'assistenza militare a Kiev."Non abbiamo parlato di aiuti, non ne abbiamo parlato affatto", ha detto Trump in un'intervista serale al programma "The Ingraham Angle" della Fox News. "Abbiamo parlato di tante cose, ma non si è mai parlato di aiuti", ha aggiunto come riporta Reuters sul sito. 

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