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Vertice Ue, Meloni: "Riarmo? Parola sbagliata. Per un Paese come l’Italia ci sono rischi..."

I timori della premier per il debito pubblico

di Redazione Esteri

Meloni: "Voglio convocare un vertice Ue-Usa sul futuro di Kiev, ne stiamo parlando..."

Il vertice straordinario dell'Unione Europea per il riarmo si è concluso con un voto unanime, tutti i 27 Paesi membri sono favorevoli al piano di Ursula von der Leyen da 800 miliardi. L'unico voto contrario è arrivato dall'Ungheria di Orban ma sul tema della fornitura di nuove armi all'Ucraina.

Ma l'Europa resta comunque spaccata su molti punti. Alla premier italiana Giorgia Meloni ad esempio non piace la parola "riarmo" scelta da von der Leyen e inoltre chiede chiarezza per le regole di questo piano. Meloni lascia il vertice straordinario dell'Ue sulla difesa e sull'Ucraina con una certa soddisfazione. L'Italia ha portato a casa diversi risultati per il finanziamento della difesa ma chiede di più: la sospensione del Patto di stabilità e crescita, che riconosce elementi di perplessità già segnalati dall'Italia in passato, non deve limitarsi alle spese della difesa; così come viene escluso che l'Italia possa dirottare i fondi di Coesione al riarmo.

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Parola che tra l'altro la premier non condivide, la definisce "infelice" perché trasmette un messaggio sbagliato ai cittadini e limita l'ampio concetto di difesa e sicurezza alle armi. "Abbiamo condotto una battaglia per escludere i fondi di coesione, cioè per escludere la possibilità che venissero forzatamente dirottate risorse dai fondi di coesione alle spese sulla difesa. L'unica cosa rimasta, è una clausola per cui volontariamente le nazioni possono fare questa scelta", ha spiegato Meloni in un punto stampa.

"Chiaramente noi non possiamo impedire che altre nazioni decidano di fare questa scelta, soprattutto quelle che sono più esposte, ma per quello che mi riguarda io proporrò al Parlamento di chiarire fin da subito che l'Italia non intende dirottare fondi della coesione, sono fondi importantissimi per noi, sull'acquisto di armi. E questa sarà ovviamente una decisione che poi prenderemo insieme al Parlamento, sicuramente sarà la proposta che io porterò avanti", ha assicurato. Meloni - che ha raccolto molto interesse sulla proposta di convocare un vertice Ue-Usa sul futuro di Kiev - ribadisce che trova "complessa e inefficace" la proposta di inviare delle truppe sul territorio ucraino come garanzia di sicurezza, preferirebbe l'estensione dell'articolo 5 della Nato (senza ovviamente adesione) al Paese.

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