Esteri

Ue, Michel: "Fondi comuni urgenti per i 27 Paesi. Serve un'Europa più forte"

Il presidente del Consiglio Ue: "Il maxi piano di aiuti deciso dagli Usa ci costringe ad agire immediatamente. Il 2023 sarà decisivo per il prossimo decennio"

Ue, Michel: "Bisogna intervenire sul vantaggio di Germania e Francia"

La guerra in Ucraina e la conseguente crisi energetica, stanno costringendo sempre di più l'Europa ad agire, perchè i "paradigmi" su cui è stata costruita stanno mutando e anche molto in fretta. Il presidente del Consiglio europeo chiede risposte in tempi brevi all'Ue. "Non si può - spiega Charles Michel a Repubblica - aspettare marzo o aprile". In particolare sul piano economico. Bisogna mettere a disposizione dei 27 risorse per affrontare la crisi. Soldi per fronteggiare ad esempio il piano di aiuti messo in campo dagli Usa. E nella sua ricetta c’è almeno l’estensione del fondo Sure già attivo per aiutare lavoratori e aziende, e l’introduzione di un Fondo Sovrano europeo che faccia perno sulla Bei, la Banca europea per gli investimenti. Senza chiudere la porta a nuove misure attraverso debito comune come è avvenuto per il Recovery fund e soprattutto senza affidare tutto alle distorsioni degli aiuti nazionali che assegnerebbero un vantaggio competitivo a Germania e Francia.

"Sono assolutamente convinto - prosegue Michel a Repubblica - che il 2023 sarà decisivo per il prossimo decennio. Dovremo dare risposte rapide su economia, migranti, energia e difesa comune. Abbiamo bisogno di un’Europa forte e di rendere più flessibili i mezzi esistenti nel sistema dei fondi Ue. Ad esempio, estendendo il fondo Sure. È il modo più semplice per garantire solidarietà tra i partner perché sappiamo che non tutti gli Stati hanno le medesime capacità. Serve poi un fondo sovrano. Su questo ci vorrà più tempo, non è una risposta a breve termine ma bisogna prendere una decisione il prima possibile almeno sui principi di base".