Esteri

Unifil: ferito un altro casco blu. Molti danni subiti alle nostre postazioni

di Redazione

Mo: Battisti, 'Unifil colpita non ritengo azione voluta ad alti livelli leadership israeliana'

Unifil: ferito un altro casco blu. Molti danni subiti alle nostre postazioni

Un altro casco blu è stato ferito nel sud del Libano, è il quinto in due giorni. Lo fa sapere l'Unifil. Gli scontri fra Israele e Hezbollah nel sud del Libano hanno inflitto "molti danni" alle postazioni spiega il portavoce dei Caschi blu Andrea Tenenti. "Proprio ieri sera, sulla posizione delle forze di peacekeeping ghanesi, appena fuori, l'esplosione è stata così forte che ha distrutto alcuni dei container all'interno in modo molto grave". Lavorare è "molto difficile perché ci sono molti danni, anche all'interno delle basi", ha aggiunto.

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Mo: Battisti, 'Unifil colpita non ritengo azione voluta ad alti livelli leadership israeliana'

"I contingenti dell'Unifil che hanno subito gli attacchi sono schierati in questa buffer zone, zona di sicurezza di interposizione in tempo di pace, da prima dell'inizio delle puntate offensive israeliane in Libano per neutralizzare le posizioni di Hezbollah, sono schierati quindi tra i due contendenti, quindi se Israele, deve procedere rischia di colpire qualcuna di queste posizioni dei Caschi blu". Così all'Adnkronos il generale Giorgio Battisti primo comandante del contingente italiano della missione Isaf in Afghanistan e membro del Comitato Atlantico. "Il portavoce di Unifl, ieri, aveva dichiarato che Israele aveva chiesto a Unifil di abbandonare queste posizioni, per consentire alle truppe israeliane di procedere verso le posizioni di Hezbollah - spiega Battisti - ma non essendosi ritirati qualche colpo vagante ha colpito le posizioni Onu. Potrebbe anche essere che volutamente, ma non è possibile averne conferma, qualche colpo sia stato rivolto alle telecamere, ai sistemi di sorveglianza per neutralizzare le capacità di osservazione da parte dell'Onu". "Non ritengo assolutamente che sia stata un'azione voluta agli alti livelli della leadership israeliana - conclude Battisti - questa è stata qualche azione condotta senza nessuna disposizione sul piano tattico anche perché il governo israeliano aveva detto, più volte nei giorni scorsi, al nostro ministro degli Esteri e al ministro della Difesa che comunque Unifil non doveva temere nulla da parte di questa offensiva israeliana. Alcune postazione di Hezbollah sono state costruire non molto distanti dalla base di Unifil quindi può capitare che vengano colpite".