Esteri
Usa, 4 mila arresti per le proteste. Due morti e un agente ferito in Iowa
George Floyd, la protesta travolge la Casa Bianca: Trump chiuso nel bunker
Due persone sono state uccise e un agente e' rimasto ferito in una sparatoria a Davenport, Iowa, nel corso delle proteste per la morte di George Floyd. Il capo della polizia locale, Paul Sikorski, ha riferito in una conferenza stampa che tre agenti hanno subito un agguato mentre erano in pattugliamento e che vari colpi d'arma da fuoco hanno colpito la loro auto e uno di loro, che tuttavia non e' in pericolo di vita, e' rimasto ferito. La polizia ha poi arrestato diverse persone che fuggivano dalla scena a bordo di un'auto. Sikorski ha aggiunto che la polizia ha risposto a decine di incidenti in citta' nei quali sono stati sparati colpi d'arma da fuoco e che in totale sono state colpite quattro persone. Il sindaco di Davenport Mike Mateson ha annunciato che introdurra' il coprifuoco per stasera e chiedera' al governatore Kim Reynolds di mobilitare la Guardia nazionale.
George Floyd, 4 mila arresti negli Usa dall'inizio delle proteste. Casa Bianca travolta
E' stata una sesta notte da incubo negli Stati Uniti. Sono circa 4 mila le persone arrestate negli Stati Uniti dall'inizio delle proteste per la morte di George Floyd: lo riporta la Cnn. I primi arresti risalgono a martedi' scorso, il giorno dopo la morte del cittadino afroamericano, soffocato durante un arresto a Minneapolis. Migliaia di manifestanti hanno violato il coprifuoco imposto nelle principali citta' del Paese per marciare e protestare contro la morte di George Floyd, il cittadino afroamericano ucciso dalla polizia durante un arresto a Minneapolis. Le violenze non hanno risparmiato l'area che circonda la Casa Bianca, nella capitale Washington anch'essa sotto coprifuoco dalle 23 alle 6. Il presidente Donald Trump, riportano i media americani, gia' venerdi' era stato costretto a ripararsi per sicurezza nel bunker dell'edificio. Con lui anche la moglie Melania e il figlio Barron. Nella notte, invece, i tafferugli e gli scontri tra i rivoltosi e il Secret service sono andati avanti per ore. Sono almeno cinquanta i feriti, secondo Fox News, tra gli uomini della sicurezza della Casa Bianca. Gli arresti tra i manifestanti invece si calcolano, in tutto il Paese, in 2.500 nel weekend. Solo nella notte, a Minneapolis, sono state fermate 150 persone.
Dal New Jersey al Missouri, la solidarietà dei poliziotti
Si registrano anche segnali di solidarietà da parte delle forze dell'ordine nei confronti dei manifestanti: durante il weekend in tre grandi città la polizia si è unita ai manifestanti che protestavano in nome di George Floyd marciando insieme a loro e, in diversi casi, inginocchiandosi. Il gesto degli agenti di Camden, in New Jersey, Ferguson, nel Missouri, e Flint, in Michigan, è diventato virale sui social suscitando elogi, un po' di speranza, e diffondendo un esempio che inizia a ripetersi in altre parti degli Stati Uniti.
I manifestanti a Flint, Michigan, radunati davanti alla stazione di polizia, hanno ascoltato le parole dello sceriffo della Contea di Genesee Christopher Swanson che ha parlato con loro prima di unirsi alla protesta pacifica dopo essersi liberato del casco e del manganello in segno di pace: "L'unico motivo per cui siamo qui è assicurarci che voi abbiate voce, solo per questo!".
Lo sceriffo ha sottolineato come gli agenti degli Stati Uniti non siano tutti come l'ex poliziotto Derek Chauvin, accusato dell'omicidio di Floyd: "Non pensate per un secondo che lui rappresenti i poliziotti di tutta questa nazione", ha detto Swanson. "Andiamo là fuori per aiutare le persone, non per fare queste cose" e in nome di questo ora "voglio fare un corteo, non una protesta". "Questi poliziotti vi adorano!", ha continuato lo sceriffo.
Fuori dalla stazione di polizia di Ferguson, in segno di rispetto i manifestanti si sono inginocchiati per gli stessi nove minuti che hanno causato la morte di Floyd per soffocameneto. Tra la folla erano presenti e in ginocchio, anche molti agenti. Le riprese video del momento scattate da uno stagista di Heroic Imagination mostrano la folla che incoraggia gli agenti per il loro spettacolo di solidarietà.Ma gli agenti si sono inginocchiati anche in altre parti degli Stati Uniti, nella contea di Miami Dade in Florida o Santa Cruz in California, a Washington e a New York.Morte Floyd, lo sceriffo di Flint in marcia con i manifestanti: "Qui per darvi voce". Dal New Jersey al Missouri, la solidarietà dei poliziotti
È una delle città violente del New Jersey, ma è stato proprio a Camden che sabato pomeriggio gli agenti hanno deciso di marciare a fianco dei manifestanti. Il capo della polizia della contea, Joe Wysocki, si è unito in prima fila sfoggiando la sua uniforme, una maschera protettiva e un segno di pace. "Ieri è stato un altro esempio del nostro costante impegno e un dialogo con i residenti di Camden", ha dichiarato Wysocki a The Associated Press. Da quando le forze di polizia di Camden si sono sciolte e riformate nel 2013 come agenzia della contea, gli ufficiali si sono concentrati molto sulla sorveglianza della comunità.
Floyd, Hamilton denuncia silenzio F1 "dominata dai bianchi" Il sei volte campione del mondo Lewis Hamilton denuncia e attacca su Instagram il silenzio delle "piu' grandi star" nel mondo di Formula 1 "dominato dai bianchi" dopo la morte di George Floyd il 46enne afroamericano ucciso a Minneapolis, durante un fermo di polizia. "Io vedo quelli di voi che stanno zitti, le piu' grandi star che tacciono di fronte all'ingiustizia - scrive il pilota -. Non un segno da parte di nessuno nella mia industria, che ovviamente e' dominata dai bianchi. Io sono ancora l'unico nero qui. Pensavo avreste capito come mai questo succede e avreste detto qualcosa, ma voi non potete stare al nostro fianco. Solo ricordate: io so chi siete e vi vedo". |
Al coprifuoco, imposto in almeno quaranta citta' con la Guardia nazionale intervenuta in sedici Stati oltre che nella capitale, i cittadini hanno risposto con il fuoco. Edifici, bidoni dell'immondizia, mezzi della polizia sono stati dati alla fiamme. A Lafayette Park di Washington, a pochi passi dalla residenza presidenziale, la folla ha acceso diversi grandi incendi. Polizia e militari hanno risposto con gas lacrimogeni, spray al pepe e granate stordenti. Le fiamme - subito estinte - hanno attinto anche l'ingresso della chiesa di St. John, nota come la chiesa dei presidenti perche' frequentata dai capi di Stato, compreso Trump. A St. Paul un uomo e' stato arrestato perche' ha sfondato alla guida di un camion una transenna che proteggeva i manifestanti e ha rischiato di investirli. Nelle proteste a New York e' stata fermata dalla polizia anche la figlia del sindaco Bill de Blasio, Chiara. Faceva parte di un assembramento non autorizzato vicino a Greenwich Village. E' stata rilasciata poco dopo l'arresto. Nel sobborgo di Santa Monica a Los Angeles, sono stati segnalati saccheggi nei negozi di un famoso centro commerciale sulla spiaggia. Anche a Los Angeles e' stato imposto il coprifuoco notturno. Ad Atlanta due agenti di polizia sono stati rimossi dopo aver usato il taser contro due studenti.
Anche Michael Jordan, l'ex star dei Bulls rompe il silenzio sulla morte di George Floyd, "Mi sento molto rattristato, ma anche decisamente arrabbiato. Vedo e provo il dolore, l'indignazione e la frustrazione di tutti. Sono dalla parte di coloro che stanno protestando contro il razzismo insensato che c'e' nel nostro Paese nei confronti della gente di colore. Ma ora ne abbiamo abbastanza. Io non ho le risposte, ma le nostre voci unite hanno una forza che nessuno puo' dividere", ha concluso in un tweet l'ex campione del basket.