Esteri

"Aereo russo abbattuto da una valigia-bomba dell'Isis"

Sarebbe stata l'esplosione di un motore a causare la sciagura di sabato quando è stato abbattuto l'Airbus A321 di una compagnia aerea russa, incidente nel quale sono morte 224 persone. Lo sostiene la commissione investigativa citata dal portale egiziano Al-Masry Al-Youm. Secondo la fonte, non è però chiaro se a provocare l'esplosione sia stata una bomba o un guasto.

In serata, però, fonti d'intelligence americana ipotizzano che a causare lo schianto dell'aereo russo potrebbe essere stata proprio una bomba piazzata a bordo dallo Stato islamico. Lo dice Cnn che cita diverse fonti anonime. Questo mentre gli stessi jihadisti dello Stato islamico sono tornati a rivendicare la responsabilità della tragedia. Le fonti citate da Cnn sostengono che la bomba possa essere stata messa sull'A321 dall'Is o da un gruppo affiliato. Il fatto è avvenuto una ventina di minuti dopo il decollo dal centro balneare sul Mar Rosso di Sharm el-Sheikh.

Tuttavia, la causa dell'esplosione si potrà sapere solo dopo l'analisi dei frammenti trovati sui corpi delle vittime e sui resti dell'aereo. L'esperto ha poi confermato che le scatole nere hanno registrato un rapido calo di quota. "L'esplosione è stata forte - ha dichiarato la fonte, che ha desiderato rimanere anonima - si sono disattivati contemporaneamente tutti i motori, cosa che ha provocato l'incendio e la distruzione del velivolo".

La Gran Bretagna sospende i voli. In una nota ufficiale di Downing Street ripresa dalla Bbc, la Gran Bretagna ha annunciato che saranno sospesi tutti i suoi voli sul Sinai sulla base del timore che sia stato "un ordigno esplosivo" a provocare il disastro dell'Airbus russo. Due mastodontici aerei da trasporto C-17 della Royal Air Force (Raf) sono pronti a decollare dalla base di Brize Norton vicino Oxford per andare a Sharm el Sheik a recuperare in più voli i 20.000 cittadini britannici rimasti bloccati da ieri nel resort egiziano dopo che Londra ha bloccato tutti i voli perchè convinto che il jet russo precipitato sabato sia stato abbattuto da una bomba. Lo riferisce il Daily Mail secondo il quale i due aerei faranno la spola, evitando di sorvolare la penisola del Sinai, tra Sharm e la base di Akrotiri a Cipro, suolo britannico, e da qui proseguiranno con voli normali per il Regno Unito.

Estesa l'area delle ricerche. Il team di specialisti russi che nel Sinai stanno recuperando i rottami e i corpi dei passeggeri dal luogo del disastro, hanno esteso l'area delle ricerche ad un raggio di 40 chilometri quadrati. Nelle operazioni vengono utilizzati anche dei droni per scandagliare il terreno sabbioso e collinoso. Lo ha riferito il ministro russo per le emergenze Vladimir Puchkov. Gli esperti russi hanno già esaminato un'area di 30 chilometri quadrati.

Russia manda sistema missilistico per proteggere gli aerei di linea. La Russia ha mandato in Siria un sistema missilistico per proteggere i propri aerei civili da eventuali attacchi da terra. Lo ha reso noto l'intelligence britannico.

Nuova rivendicazione dell'Is. Continua, tuttavia, ad aleggiare la minaccia dell'Is che torna a ribadire la propria responsabilità nell'abbattimento del velivolo. L'Is non ha comunque fornito alcun dettaglio su come l'aereo sarebbe stato abbattuto e questo lascia gli esperti scettici sulla rivendicazione. Subito dopo l'incidente, la prima rivendicazione era stata ritenuta falsa da parte degli investigatori. "Non abbiamo alcun obbligo di spiegare come è stato buttato già", ha affermato l'Is in un comunicato pubblicato oggi, dopo che ieri era stato diffuso un video che mostrava uno dei suoi combattenti in Iraq che celebrava l'incidente. "Prendete il relitto e analizzatelo, prendete le vostre scatole nere e analizzatele, e diteci i risultati della vostra inchiesta", diceva un uomo nella registrazione. "Provate - continuava - che noi non l'abbiamo abbattuto, e come è caduto. Noi preciseremo come è venuto giù nel momento che sceglieremo". Il gruppo ha sostenuto che l'aereo è stato abbattuto nel 17mo giorno del mese di Muharram del calendario lunare, primo anniversario dell'adesione all'isis del ramo egiziano dell'organizzazione jihadista, attivo nel Sinai.