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Vertice Ue, Meloni demolisce il piano Macron: "Qualsiasi forma che escluda gli Usa non va bene"

Bocciata la linea francese sull'invio di truppe in Ucraina, Europa sempre più spaccata: quello che sperava Trump

di Redazione Esteri

Guerra in Ucraina, vertice Ue a Parigi: il grande gelo Macron-Meloni

Il vertice di quattro ore a Parigi dei leader europei è stato un flop, il piano di Macron sembra non aver funzionato. Non c'è accordo sulle prossime mosse da fare in vista di una possibile tregua in Ucraina. A smarcarsi in maniera forte dalla linea tracciata dal presidente francese è stata la premier italiana Meloni, contraria all'invio di truppe in Ucraina e all'idea di decidere da soli. La premier fa perno su un principio: "Qualsiasi forma di garanzia che escluda gli Stati Uniti non va bene". Meloni - riporta Il Corriere della Sera - ha espresso tutte le sue perplessità sul formato scelto dal presidente francese, che avrebbe dovuto essere più inclusivo, soprattutto rispetto a quegli Stati, come i Baltici e la Finlandia (non invitati), che hanno confini con la Russia o una contiguità territoriale che li espone più di altri a possibili aggressioni di Putin, nel futuro.

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"Questa guerra — è il ragionamento di Meloni — l’abbiamo pagata tutti, tutta la Ue ha dato contributi decisivi militari e finanziari, un motivo in più per non dividersi e per trovare e mantenere una posizione comune". Posizione che va costruita avendo a mente alcuni dati di realtà che oggi sono noti, e tanti altri, a cominciare dai reali obiettivi della Casa Bianca, che al momento devono ancora essere esplorati fino in fondo. La questione centrale, per la premier, "è e resta quella delle garanzie di sicurezza".

"Questo - avverte Meloni e lo riporta Il Corriere- non è un vertice contro Trump e non deve esserlo, e in primo luogo non dobbiamo chiederci cosa gli americani possono fare per noi, ma cosa noi dobbiamo fare per noi stessi". Per questo motivo, la sintesi della premier è anche una sorta di auspicio ottimistico: non c’è per forza di cose un contrasto fra le prime mosse di Trump e il ruolo della Ue, gli Stati Uniti lavorano per giungere ad una pace in Ucraina e noi dobbiamo fare la nostra parte. Dall’Italia le parole di Matteo Salvini sembrano farle eco: "Il nemico non è Trump".

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