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Cavalier Pepe: non solo vino, pane e olio. Va in scena la Dieta Mediterranea

Eduardo Cagnazzi

Nella tenuta di Luogosano in Irpinia, l'italo-belga Milena Pepe ha investito il suo capitale tirando su un'azienda che rappresenta un'eccellenza in Campania.

L’Irpinia è territorio di grande qualità enoica. E non solo. Spicca, oltre che per il vino con le sue tre tre Docg, anche per la produzione dell’olio d’oliva extravergine di qualità dal nome Irpinia-Colline dell’Ufita Dop. Qui nel cuore della denominazione Tenuta Cavalier Pepe, produce oltre ai suoi rinomati vini, I Tre Colli, un olio extravergine d’oliva, nelle varietà Ravece, Marinese, Frantoio e Ogliarola, dagli oliveti delle colline nei comuni di Luogosano e Sant’Angelo all’Esca dove si è trasferita dal Belgio Milena Pepe. Nella terra di origine del suo papà. E’ in questo territorio che la giovane imprenditrice ha investito il suo capitale tirando su un’azienda che è un’eccellenza della viticoltura campana. E adesso anche dell’olio di qualità. E’ qui, su terreni tipicamente vulcanici, argillosi e calcarei, che l’olio acquisisce un sapore equilibrato, armonico, ampio e fruttato, con note amarognole e piccanti e un colore verde, con riflessi giallo paglierino.

Le fonti documentano che furono i romani i primi a coltivare l’ulivo nell’area del territorio dell’antica Aeclanum, nella valle del Calore come è dimostrato dal ritrovamento di grandi otri di terracotta per la conservazione dell’olio. L’epoca di maggiore sviluppo si ebbe durante la dominazione aragonese nel XV secolo, per poi consolidarsi nell’800. Oggi, l’olio con la sua alta qualità, è parte fondamentale della dieta mediterranea ed ha avuto uno sviluppo qualitativo esponenziale soprattutto come alimento dagli aspetti benefici per la salute.

L’olio irpino I Tre Colli (in bottiglia da mezzo litro e in lattina da cinque litri, disponibile anche su lo shop on line del sito tenutacavalierpepe.it), è il risultato di una perfetta armonia tra ambiente, varietà, e tradizione, in una zona di produzione vocata, dove gli oliveti si inerpicano sulle colline assolate con le temperature più adatte, fino a ottenere un olio profumato da abbinare come condimento, al naturale, su piatti a base di legumi e verdure, oltre che su grigliate di carne, pesce ed altro. Naturalmente la tecnica di produzione adottata è importante per ottenere la qualità richiesta. Le olive, infatti, raccolte a mano ad inizio novembre, subiscono la frangitura con estrazione a freddo dell’olio e, la sua decantazione avviene senza filtrazione, per non disperdere o modificare le preziose proprietà organolettiche.