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Cinque ristoranti di charme della community Teritoria da provare
Gli Chef che hanno partecipato al Gardica Gourmet Festival e i loro ristoranti pluripremiati
Mangiare bene? Basta seguire questi cinque suggerimenti, dove troverete ottimi ristoranti di charme associati alla community Teritoria. Tra stelle Michelin e giovani prodigio, ecco alcuni degli Chef che si sono distinti al Gardica Gourmet Festival 2023.
A novembre si è tenuta al Grand Hotel Fasano & Villa Principe, sul Lago di Garda, la seconda edizione del Gardica Gourmet Festival, una tre giorni dedicata al gusto che ha riunito alcune delle più rinomate cantine italiane e ha chiamato a cimentarsi ai fornelli Chef talentuosi. Tra loro, alcuni stellati e altri che hanno raggiunto il successo già giovanissimi grazie a creatività, inventiva e professionalità, oltre a molto studio. I cinque ristoranti che abbiamo scelto di consigliarvi in questo articolo – e che sono solo una piccolissima selezione dei tanti ottimi locali italiani, di cui in futuro vi parleremo – appartengono tutti alla community Teritoria, precedentemente nota come les Collectionneurs, e che vanta come brand president Alain Ducasse. Ora la comunità dei 430 albergatori e ristoratori impegnati a prendersi cura delle persone, delle risorse e del mondo, affinché ogni viaggio sia sempre fonte di stupore e di incontri indimenticabili con professionisti appassionati, ha assunto il nome di Teritoria, inaugurando un nuovo capitolo della sua storia. Tre gli obiettivi principali che tutte le strutture appartenenti alla community si sono poste: ridurre le emissioni di gas serra, migliorare le condizioni di lavoro e preservare la biodiversità. Sfide concrete, difficili ma non impossibili, portate avanti da persone in carne ed ossa. Di queste 430 realtà di charme ne abbiamo scelte cinque, per raccontarvele e farvi vivere esperienze uniche.
1) Ristorante Il Fagiano dello Chef Maurizio Bufi – Grand Hotel Fasano & Villa Principe (Gardone Riviera, BS)
Dal momento che il nostro articolo si aggancia direttamente al Gardica Gourmet Festival, che anche nel 2023 ha avuto un grande successo e si ripeterà senza dubbio il prossimo anno, non possiamo che iniziare dalla splendida location che ha ospitato la manifestazione. Padroni di casa i due Chef Maurizio Bufi e Pasquale Tozzi, per un totale di tre eccellenti locali. Il Ristorante Il Fagiano ha avuto proprio qualche settimana fa la soddisfazione di conquistare la prima Stella Michelin, assegnata all’inizio del 2024 dalla più autorevole guida del settore. Un traguardo notevole per Maurizio Bufi, che si è trasferito in queste terre dal clima mite e dai paesaggi spettacolari dalla lontana Molfetta, inseguendo sin da ragazzino un sogno oggi divenuto realtà.
Vista la collocazione sulle sponde del Lago di Garda, va da sé che il menù abbia come piatti principali antipasti, primi e secondi basati su ottimo pesce di lago. “Il contesto del Lago di Garda è ideale per promuovere un’offerta di hotellerie e di ristorazione di qualità – ci ha raccontato Maurizio Bufi in occasione del Gardica Gourmet Festival – Io lavoro in questo territorio dal 2008 e ho notato che la sponda bresciana del lago ha subito un’evoluzione importante in questi anni. Un plus è costituito dal clima mediterraneo, che a me ricorda molto quello della mia terra, la Puglia: non è un caso che qui crescano le stesse erbe spontanee del sud, oltre a ulivi e agrumi. Il Garda spicca per biodiversità, ma anche per la ricchezza di varietà ittiche e vegetali, entrambe protagoniste dei miei piatti”.
Impossibile non chiedergli, nel corso della nostra breve intervista, quale sia – tra le tante – la sua creazione che suggerirebbe di provare a chi si siede al suo tavolo. “La mia è una cucina in cui i sapori della regione pugliese dialogano con quelli del Lago di Garda. Un piatto che testimonia questa fusione culturale, oltre che gastronomica, è il risotto limone, burrata e liquirizia. In questa ricetta, un mio signature ormai da diversi anni, il riso si arricchisce di una pasta di limone, che viene cotta a bassa temperatura per cinque ore per far perdere alla scorza la metà del suo amaro e per far assumere alla polpa del frutto un aspetto quasi candito. A completare il piatto, vi sono due elementi che fanno da trait d’union tra le due regioni: la burrata, emblema della Puglia, e la liquirizia, che mi ricorda tanto l’infanzia”. Una squisitezza che vale davvero la pena di assaggiare, magari insieme ad altri piatti del menù come il calamaro servito con animelle e anacardi, l’anguilla con uva e rapa rossa, il fusillone cotto con seppia e topinambur o, per secondo, il fagiano del Vercellese con cavolo nero e castagne, che dà il nome al ristorante.
Maurizio ha ottenuto la sua prima Stella Michelin nel 2017 a Villa Giulia, dove lavorava in veste di Executive Chef e dove e rimasto sino a ottobre 2021; oggi ricopre il ruolo di Executive Chef del Ristorante Il Fagiano, presso l’albergo 5 stelle lusso Grand Hotel Fasano & Villa Principe; da marzo 2023 la struttura è stata inserita all’interno della Guida Michelin, ha quindi ottenuto un cappello nella Guida de L’Espresso e di recente l’ambita Stella Michelin. Queste le sue parole all’indomani dell’importante riconoscimento: “Non nego che lo inseguivamo sin dal mio arrivo in hotel, che risale all’inizio dell’anno scorso. La Stella Michelin ripaga di tutti i sacrifici fatti in questi anni, da parte mia, ma anche della mia brigata e della proprietà, che ringrazio molto per aver deciso di fare un notevole investimento nella ristorazione e nel valore umano. Il lavoro di squadra è la chiave fondamentale di questo risultato e non solo. Perché, bisogna ricordarlo, questo è stato un anno in cui ci siamo tolti altre grandi soddisfazioni: su tutte, la nomina dell’hotel come l’unico in Europa a ospitare due ristoranti Table Remarquable all’interno della community les Collectionneurs, ora Teritoria”.