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L’estate di Forte dei Marmi riparte con l’eccellenza di Maito' e Orsa Maggiore

ANDREA CIANFERONI

Nel 1960 nasceva un mito chiamato Maito', che ancora oggi si porta bene i suoi 60 anni di vita, festeggiati con 400 vip sulla spiaggia di Forte dei Marmi

L’estate della Versilia riparte, dopo i duri mesi di lockdown, con l’eccellenza dei prodotti del territorio e la professionalità dello staff di Maito' e Orsa Maggiore, due realtà storiche dell’ospitalità di Forte dei Marmi, da cui sono passati i personaggi più in vista del mondo dell’imprenditoria e dello spettacolo

Il 1960 rappresenta per l’Italia il momento storico forse più felice, ed irripetibile, il culmine della ricostruzione post bellica, un anno che ha prodotto film capolavori come “La Dolce Vita” di Federico Fellini, uscito nella sale italiane a febbraio di quell’anno, ma anche “Una vita difficile” di Dino Risi, girato in quell’anno, ma uscito nel 1961, con Alberto Sordi e Lea Massari. Il Pil superava l’8 %, il frigorifero entrava nella case di quasi tutti gli italiani, mentre la tv rimaneva ancora un oggetto del desiderio per molti italiani. Nel 1960, la Fiat 500 diventa il mezzo di trasporto più utilizzato, vengono inaugurate le autostrade che collegano le principali città italiane del nord, e la Versilia, con Viareggio, citata nel film “Il Sorpasso” come meta da raggiungere, rappresentava il luogo di villeggiatura prediletto delle famiglie italiane: da quelle della buona borghesia a quelle della nobiltà, come i Corsini ed i Pacelli, alle dinastie industriali dei Moratti ed Agnelli, quest’ultimi dimorati a Villa Costanza a Forte dei Marmi, da molti anni trasformata in uno degli alberghi più apprezzati d’Europa, l’Augustus Hotel & Resort.

In Capannina, la cantante Mina prendeva l’aperitivo con Gino Paoli, abituè della Versilia, perché entrambi si esibivano alla Bussola di Focette. Nell’anno del boom economico dell’Italia, il 1960, nasceva un mito chiamato Maito', che ancora oggi esiste e si porta più che bene i suoi 60 anni di vita, festeggiati sulla spiaggia di Forte dei Marmi con fuochi d’artificio, Bobo Vieri, il coach Marcello Lippi, e 400 ospiti vip chiamati dalla responsabile commerciale e pr Carla Beccari, per la maggioranza clienti abituali dello storico ristorante, che insieme al contiguo Orsa Maggiore, rappresenta l’eccellenza gastronomica della Versilia, ma anche un punto di riferimento per coloro che desiderano trascorrere una giornata al mare con tutti i comfort delle tende, che rispettano i parametri del distanziamento sociale imposti dal Covid-19, grazie ad uno staff di 70 persone, che nei weekend di luglio ed agosto raggiungono anche le 90 unità, guidato dalla general manager Daiana Ferretti, che vanta anni di esperienza nel settore turistico, prima al Principe di Piemonte di Viareggio, e poi a New York con la Star Hotels.

Il Maito' nasce da una capanna sulla spiaggia costruita dalla famiglia Vietina di Montignoso, che con gli anni la trasformano in uno dei punti di ritrovo di una clientela affezionata che, estate dopo estate, continua a frequentare il ristorante famoso per le sue penne alla Maito', realizzate con il sugo della nonna, pomarola, burro e l’aggiunta del parmigiano reggiano fresco, che determina quel tipico colore arancione, ma anche per il risotto allo champagne e scampi, una vera e propria specialità, la zuppa di mare in padella - una variante del classico cacciucco -  la pappa al pomodoro,  tipico della tradizione toscana, ed i piatti napoletani, come la pasta con la provola oppure la mozzarella di bufala, che sono ormai una tradizione consolidata dello Chef Executive Giuseppe Mancino, 2 stelle Michelin.

Il Maito' è uno stile di vita, una sorta di club nel quale si ritrovano i clienti affezionati da anni, molti dei quali hanno la casa in Versilia,  e la cucina rispecchia il desiderio della clientela di trovarsi come a casa, o tra amici, mentre all’Orsa Maggiore, che fa capo allo stesso gruppo, ma che ha uno stile diverso, viene offerta una cucina più elaborata, di ricerca, anche nella presentazione del piatto, più scenografica, ed indirizzata ad una clientela internazionale legata ai grandi alberghi 5 stelle di Forte dei Marmi. Tra le specialità dell’Orsa Maggiore troviamo le Cappesante arrostite con crema di finocchio, limone candito, e caviale italiano. Altra specialità l’uovo croccante con crema di melanzane alla norma e mozzarella affumicata. Non  manca il piatto di terra, con la battuta di manzo, maionese di nocciole, perlage di tartufo, erbe amare e pane fritto. Tra i primi molto apprezzati il raviolo di astice e burrata, servito con vongole, pomodoro fresco e maggiorana, ed il raviolo di ricotta e mozzarella servito con variazione di pomodoro. Tra i secondi l’immancabile pescato del giorno, in base alla fornitura giornaliera, con contorni di stagione. Per coloro che non vogliono rinunciare alla pizza, neppure d’estate e al mare, una selezione delle principali pizze della tradizione napoletana, arricchite da elementi che ricordano il mare, come il calzone Orsa Maggiore con pomodoro, mozzarella, arselle.

Ricca la carta dei vini, unica sia per Maito' che per Orsa Maggiore, con oltre 450 etichette, curata dalla sommelier Emanuela Vitale, diplomata AIS, una lunga esperienza professionale maturata al Bistrot di Forte dei Marmi, dove ha trascorso 13 anni, che le ha valso una conoscenza delle principali etichette della tradizione vinicola italiana e francese. Tra le proposte non mancano i classici italiani delle bollicine come Ferrari, i vini della tradizione umbra quali il Castello della Sala dei Marchesi Antinori, il moscato d’Asti La Spinetta, il moscato di Trani Tormaresca, gli champagne Moet Hennessy e il Grand Brut Perrier Jouet, oppure i bianchi dell’Alto Adige ed il Vermentino di Luni, un vino molto fresco per l’estate.