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Olio d'oliva, l'Europa rimane senza extravergine: produzione in calo del 39%

a cura di Redazione

E' crisi per il comparto olivicolo mondiale ed europeo a causa del meteo estremo in tutto il Mediterraneo. La Spagna registra un -56%, mentre l'Italia un -27%

Olio extravergine di oliva a rischio: produzione europea in calo del 39%

E' allarme per il futuro dell'olio d'oliva. Il 2023 delinea un quadro negativo per il comparto olivicolo mondiale ed europeo. Lo evidenziano i dati presentati a Bruxelles dal Civil Dialogue Group, il gruppo di esperti della direzione Agricoltura della Commissione Europea, ripresi da Assitol, l’Associazione italiana dell’industria olearia. Secondo le rilevazioni, la produzione mondiale della campagna 2022/23 si è conclusa con 2,5 milioni di tonnellate di olio di oliva, in calo del 26% sulla campagna precedente. A livello europeo, invece, la produzione è scesa del 39% in termini quantitativi confermando la tendenza negativa degli ultimi cinque anni.

La Spagna – che da sola rappresenta quasi la metà dei volumi del mondo – ha visto diminuire del 56% la propria produzione, che si è fermata a 664mila tonnellate di olio d’oliva. L’Italia, con 241mila tonnellate, registra un calo del 27% rispetto alla campagna precedente, quasi un terzo in meno. Cresce la Turchia (+17%), mentre la Tunisia assiste a una forte contrazione dei volumi (-25%), che ha visto ridurre anche il suo export. Lo stock di fine campagna, infine, è di 280mila tonnellate, di molto inferiore rispetto alle 670mila tonnellate della campagna 2021/22.

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