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Pasta, tracce di glifosato in due lotti di alcune marche molto famose

di Redazione

Test su un campione di 14 paste

Pasta, paura glifosato

È stata pubblicata l’indagine condotta dalla rivista Il Salvagente relativa alla qualità della pasta in vendita nei nostri supermercati.

Per questa indagine, come scrive Green Me, i ricercatori si sono concentrati su un particolare formato: le mezze maniche. Il test ha coinvolto un campione di 14 paste, prodotte dai grandi brand o dalle catene dei supermercati.

Ogni campione è stato sottoposto ad analisi laboratoriali, alla valutazione dell’etichetta e infine alla prova d’assaggio.

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I parametri della valutazione:

  • origine del grano
  • presenza di glifosato, un erbicida considerato “probabile cancerogeno” per la Iarc dell’Omspresenza di pesticidi
  • presenza di Don, una micotossina nota anche come “vomitossina” per la sua capacità di
  • provocare disturbi gastrointestinali 
  • soprattutto nei bambiniprova organolettica, che ha tenuto della tenuta in cottura e della valutazione all’assaggio fatta da un team di esperti.

I risultati

In generale, la qualità della pasta che troviamo in commercio è migliorata, se abbiamo come parametro di giudizio la presenza di pesticidi e altre sostanze tossiche.

Confrontando i risultati di quest’anno con quelli del test condotto nel dicembre del 2020 sugli spaghetti, la percentuale di prodotti contaminati dal glifosato è nettamente diminuita: quattro anni fa, 7 prodotti su 20 erano contaminati dal pericoloso erbicida, ora solo 2 prodotti su 14.

Ricordiamo tuttavia che, in entrambi i casi, la concentrazione di glifosato rilevata è entro i limiti di legge. Per quanto riguarda i livelli delle micotossine (Don) e altri pesticidi, essi sono nella norma e nessun campione presenza irregolarità critiche.

Le marche peggiori

Gli autori del test “bocciano” sostanzialmente solo 2 paste, che ottengono punteggi inferiori al 6, dunque alla sufficienza. Si tratta di una pasta appartenente a un marchio noto e un’altra “a marchio” di un supermercato:

Conad mezze maniche rigate n° 84:

origine del grano: Italia, UE e non UE

glifosato: 0,070 mg/kg

altri pesticidi: assenti

punteggio complessivo: 5,9

Garofalo mezze maniche rigate 32:

origine del grano: Italia e Australia

glifosato: 0,070 mg/kg

altri pesticidi: assenti

Don: 115 mcg/kg

punteggio complessivo: 5.

Prima della pubblicazione del test, gli autori hanno contattato i brand produttori della pasta per dare loro la possibilità di rilasciare una dichiarazione sui risultati emersi.

Il marchio Conad ha declinato l’invito a replicare in quanto la concentrazione di glifosato riscontrata nella pasta è, come abbiamo evidenziato anche noi, al di sotto del limite di legge.

Il marchio Garofalo, invece, ha ripetuto le analisi tanto sul glifosato che sul Don, dimostrando che le mezze maniche appartenenti allo stesso lotto analizzato da Il Salvagente sarebbe privo sia di glifosato che di micotossina.

Come è possibile? Gli autori del test provano a sciogliere il dubbio:

In passato alcune aziende ci hanno spiegato che pacchi di pasta appartenenti allo stesso lotto possono essere prodotte da partite di grano differente. Non solo. La stessa contaminazione del frumento non è mai omogenea ma puntuale: micotossine o i residui di trattamenti fitosanitari possono “attaccare” o rimanere localizzati in una parte della partita di grano usata per produrre la pasta.