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Premio Birra Moretti Grand Cru. Il vincitore dell'edizione 2016

È Giuseppe Lo Iudice, Chef del Ristorante Retrobottega di Roma, con il dolce Banana “s”maltata, il vincitore della sesta edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru, il concorso nazionale per Chef e Sous-chef under 35, promosso da Fondazione Birra Moretti e realizzato in collaborazione con Identità Golose. Vera e propria piattaforma di scouting nel panorama della ristorazione d’autore, il concorso ogni anno mette alla prova tanti talenti culinari invitandoli a ideare e creare piatti utilizzando la birra fra gli ingredienti e in abbinamento. Il tutto in piena sintonia con la missione della Fondazione Birra Moretti che ha fra i suoi obiettivi la diffusione della cultura della birra in Italia.

«Il Premio Birra Moretti Grand Cru ha contribuito a promuovere il ruolo della birra nell’alta ristorazione e a portare innovazione all’intero comparto. Negli anni, si è affermato come la più importante piattaforma di talent scouting in Italia, coinvolgendo,  in 6 edizioni, 879 giovani Chef emergenti» - afferma Alfredo Pratolongo, Vice-Presidente della Fondazione Birra Moretti. «Tra gli obiettivi della Fondazione Birra Moretti, oggi, c’è la valorizzazione del talento e questo concorso offre una reale possibilità a tanti giovani di mettersi in luce di fronte ad alcuni fra i più importanti Chef del panorama italiano. I vincitori delle passate edizioni, che oggi stanno compiendo passi importanti nel mondo dell’alta ristorazione sono la prima e più importante testimonianza di questo successo» - conclude Pratolongo.

Il Premio è stato assegnato ieri nel tardo pomeriggio a Milano al termine di un’emozionante performance live durante la quale i 10 giovani finalisti (provenienti da tutta Italia e selezionati fra 120 partecipanti iniziali) si sono dati battaglia nelle cucinedi Alice Ristorante, da Eataly Milano Smeraldo, sfidandosi, piatto dopo piatto, davanti a una giuria composta dai grandi maestri della ristorazione d’autore.

Giuseppe Lo Iudice – Chef del ristorante Retrobottega (Roma)

Classe 1987, Giuseppe Lo Iudice inizia il suo percorso all’estero: prima al ristorante Cecconi’s di Londra e poi a Berlino alla Soho House. Successivamente si sposta a New York, dove lavora per il ristorante Sd26 e poi per il marchio Brunello Cucinelli. Rientrato in Italia, si ferma al Bulgari Hotel di Milano e conosce alcuni colleghi, con cui fonda la Onlus Cuochi senza Barriere. Tra il 2012 e il 2015, affina le sue tecniche al Pagliaccio di Roma (2 stelle Michelin) e qui incontra Alessandro Miocchi, che diventerà socio e collega del Retrobottega dove attualmente lavora. Per il concorso, presenta un dessert Banana ‘s’maltata che è un omaggio al percorso di creazione della birra. Tutti gli ingredienti utilizzati per la sua realizzazione, dal primo all’ultimo passaggio, sono gli stessi che servono per la lavorazione della birra. Ecco la motivazione che ha portato Lo Iudice sul gradino più alto del podio, letta dal presidente di giuria Claudio Sadler:Si è particolarmente distinto applicandosi con grande capacità tecniche utilizzando cotture e preparazioni di estrema difficoltà riuscendo comunque a realizzare un piatto molto particolare e senza confini.

Lo Iudice si è aggiudicato un premio del valore di 10 mila euro da scegliersi fra: un tour in cinque tappe, per due persone, lungo le vie del gusto in ristoranti stellati di fama internazionale (il Noma a Copenaghen, il Mugaritz o l’Arzak a San Sebastian, l’Astrance di Parigi, La Madia a Licata, il Piazza Duomo ad Alba); una fornitura di attrezzature professionali per la cucina; una fornitura d'arredo tavola; una fornitura di prodotti alimentari.

Dieci talenti in gara: gli altri 9 finalisti

Scoprire, far emergere e valorizzare i talenti: una missione, quella della Fondazione Birra Moretti e del Premio, che va oltre gli intenti e che si concretizza nel coltivare giovani Chef che, negli anni, si affermano come le nuove promesse della ristorazione italiana. Un esempio su tutti, Giuliano Baldessari, oggi Chef stellato e uno dei giurati di questa edizione, nel 2011 primo vincitore del Premio. Spazio quindi alla creatività e alla passione, gli ingredienti che hanno portato in finale, oltre a Giuseppe Lo Iudice, altri 9 talenti dell'arte culinaria:

  • Alberto Basso, classe 1984, Chef del Ristorante 3Quarti di Spiazzo di Grancona (VI)
  • Francesco Brutto, classe 1988, Chef del Ristorante Undicesimo Vineria di Treviso
  • Luca Cappellari, classe 1990, Sous-chef del Ristorante Essenza di Milano
  • Federico Delmonte, classe 1981, Chef del Ristorante Chinappi di Roma
  • Natalia Irazoqui, classe 1980, Sous-chef del Ristorante Minerva di Villa Rosa di Martinsicuro (TE)
  • Michele Lazzarini, classe 1991, Sous-chef del Ristorante St. Hubertus di San Cassiano in Badia (BZ)
  • Andrea Paiardi, classe 1995, Sous-chef dell’Antica Osteria Magenes di Barate di Gaggiano (MI)
  • Giovanni Pellegrino, classe 1995, Chef del Ristorante Bros’ di Lecce
  • Marco Volpin, classe 1986, Chef del Ristorante Le Tentazioni di Villatora di Saonara (PD)

Oltre al Premio per il vincitore assoluto, sono stati assegnati tre riconoscimenti:

  • Menzione speciale per la “Miglior interpretazione della birra come ingrediente” a Marco Volpin, Chef del Ristorante Le Tentazioni di Villatora di Saonara (PD), con il piatto Sarde in saor... Baffo d'Oro.
  • Menzione speciale per la “Miglior interpretazione della birra come abbinamento” a Giovanni Pellegrino, Chef del Ristorante Bros’ di Lecce con il piatto Colazione pugliese.
  • Riconoscimento “Voto del pubblico” ad Alberto Basso, Chef del Ristorante 3Quarti di Spiazzo di Grancona (VI) con il piatto Riso, barbabietola, birra e baccalà. Anche per questa edizione del Premio, il pubblico è stato invitato a scegliere la propria ricetta preferita. Fra tutti coloro che hanno votato online è stato estratto il vincitore di una cena per due persone in un ristorante di cucina d’autore.

Una sfida sospesa fra tradizione e innovazione

Il concorso aperto a Chef e Sous-chef under 35, residenti in Italia e in possesso di una documentata esperienza professionale ha avuto, quest’anno, come tema portante la “Cucina Regionale Italiana – Piatti salati e dolci della tradizione italiana. Un tema che rispecchia appieno le più attuali tendenze della cultura alimentare che puntano, sempre più, sulla valorizzazione degli ingredienti e delle tipicità gastronomiche locali. A rendere uniche queste ricette un ingrediente speciale: una fra le birre della famiglia Birra Moretti da utilizzare in ricettazione e in abbinamento. Sedici specialità differenti che, insieme alle ultime due nate della famiglia (Birra Moretti Lunga Maturazione e Birra Moretti Grani Antichi), rappresentano al meglio i principali stili birrari. Sono tutte birre prodotte con i più elevati standard qualitativi e perfette per esaltare a tavola i sapori tipici dei nostri territori.

Una giuria di top Chef e Sommelier

Il verdetto che ha incoronato il vincitore è spettato a 13 giurati di cui 11 fra Chef e Sommelier in rappresentanza del meglio dell’alta cucina italiana. Alle 19 Stelle Michelin il compito di valutare le ricette in gara. Oltre al Presidente Claudio Sadler, Chef del Ristorante Sadler di Milano (2 stelle Michelin), fanno parte della Giuria: Giuliano Baldessari, Chef del Ristorante Aqua Crua di Barbarano Vicentino (VI) - 1 stella Michelin, Cristina Bowerman, Chef del Ristorante Glass Hostaria di Roma - 1 stella Michelin, Roberto Cerea, Chef del Ristorante Da Vittorio di Brusaporto (BG) - 3 Stelle Michelin, Carlo Cracco, Chef del Ristorante Cracco di Milano - 2 Stelle Michelin, Alessandro Giani, Maître de Maison dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze - 3 Stelle Michelin, Davide Oldani Chef del Ristorante D’O di Cornaredo (MI) - 1 Stella Michelin, Marco Reitano, Sommelier del Ristorante La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri di Roma - 3 stelle Michelin, Giuseppe Rambaldi, Sous-chef del Ristorante Combal.Zero di Rivoli (TO) - 1 Stella Michelin, Alberto Tasinato, Restaurant Manager del Ristorante Seta del Mandarin Oriental Hotel di Milano - 1 Stella Michelin, Viviana Varese, Chef di Alice Ristorante presso Eataly Milano Smeraldo - 1 Stella Michelin. Accanto a loro, Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose - The International Chef Congress - e Alfredo Pratolongo, Vice-Presidente della Fondazione Birra Moretti.

La Fondazione Birra Moretti, iscritta nel registro della Prefettura nel 2015, opera senza fine di lucro e ha lo scopo, ai fini del raggiungimento di finalità di pubblica utilità, di migliorare la cultura della birra in Italia, attraverso la diffusione della cultura della birra a tavola, lavorando su driver che generano un impatto positivo sulla vita culturale, economica e sociale del nostro Paese. La Fondazione Birra Moretti è una Fondazione di Partecipazione che si basa sulla partecipazione di coloro che condividono la passione per la birra o nutrono interesse per le opportunità che essa può offrire per sostenere la crescita e il benessere del Paese, e decideranno di diventarne sostenitori.