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ANBI, l'Italia sull'altalena dell'acqua: piove ad agosto ma non a gennaio

di redazione green

Vincenzi (ANBI): "Servono infrastrutture calmieratrici. Preoccupa il silenzio della politica in fase di determinazione del bilancio"

In Emilia-Romagna solamente il fiume Enza mantiene una portata superiore alla norma, mentre Reno, Taro e Trebbia tornano sotto media. Il territorio occidentale, in controtendenza con il resto della regione, sta vivendo una stagione fortemente siccitosa ed il bilancio idroclimatico sulla pianura piacentina è quasi ai livelli dell’assetato 2022: ne sono prova i residui valori d’invaso nelle dighe piacentine, dove restano, quando la stagione irrigua sta comunque volgendo al termine, solamente 1.470.000 metri cubi d’acqua.

In Veneto, fatta eccezione per i bacini dei fiumi Livenza (-9%) ed Adige (-21%), il mese di agosto è stato più piovoso del normale (+12%) e più caldo (+2 gradi); lo stato delle acque sotterranee è notevolmente migliorato, ma resta ancora preoccupante nell’alta pianura veronese, dove i valori permangono inferiori al minimo storico del 2022. Tra i fiumi, crescono i livelli di Adige e Brenta, mentre calano quelli del Piave e restano sostanzialmente stabili i flussi nella Livenza e nel Bacchiglione, che risulta tuttora deficitario (fonte: Arpav).

In Toscana, il fiume Serchio perde oltre un terzo della portata, dopo essere stato il bacino, che più ha goduto della piovosità (+120%) superiore alla media in Agosto (+20% sulla regione); calano anche i livelli di Sieve ed Arno, mentre resta invariato l’Ombrone (fonte: Centro Funzionale Regionale Protezione Civile). Leggerissimi cali dei livelli si registrano nei fiumi delle Marche, nelle cui dighe sono conservati ancora oltre 50 milioni di metri cubi d’acqua. In Umbria continua inesorabilmente a decrescere il lago Trasimeno (ora -m. 1,43), allontanandosi sempre più dal valore medio mensile (-m. 0,77) ed avvicinandosi al livello critico di - m. 1,54 toccato lo scorso anno a Settembre.