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Cop26, Johnson: "Ancora tanto lavoro da fare, ma sono cautamente ottimista"

Il premier britannico e il Santo Padre hanno dichiarato, da parte loro, le prime reazioni sui risultati della Conferenza di Glasgow

In seguito alle varie dichiarazioni durante la Conferenza di Glasgow, il premier inglese Boris Johnson esorta a non lasciarsi andare a "false speranze" dopo questa prima parte della Cop26, che si chiude oggi a livello di leader, ma si dice "cautamente ottimista" sull'andamento della conferenza, anche se "c'è ancora lavoro da fare". "Non ci sono dubbi che qualche progresso sia stato fatto", ha detto il premier nel corso di una conferenza stampa a Glasgow. 

Se non si agisce contro il cambiamento climatico, sarà la catastrofe economica, non solo ambientale. Il solo modo per sistemare questa cosa è ridurre le emissioni di anidride carbonica. C'è una grande saggezza nel popolo britannico - continua Johnson - sanno che è un problema che deve essere risolto. Non ascoltano me, ma ascoltano David Attenborough", celeberrimo documentarista della Bbc, "vedono gli alluvioni e gli uragani e capiscono che sta succedendo qualcosa". 

"Ero a Parigi" alla Cop21 quando è stato fissato l'obiettivo di contenere il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi. Al di là della "grande sensazione che volevamo arrivarci, non c'era alcuna roadmap su come arrivarci. Qui iniziamo a vedere come arrivare a tagliare le emissioni di Co2, ma c'è ancora molta strada da fare", conclude il primo ministro britannico.

Inoltre, continua Johnson, quello di tenere un referendum popolare sull'obiettivo di arrivare a zero emissioni climalteranti, “è un brillante suggerimento, ma credo che questo Paese abbia avuto abbastanza referendum...”. Il premier, poi, parla anche della Cina. "Il presidente cinese non c'è qui, ma c'è una delegazione di alto livello, il fatto che Xi sia assente non vuol dire che i cinesi non si stiano impegnando". Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson in una conferenza stampa a Glasgow, sottolineando che "abbiamo bisogno della Cina" nella lotta ai cambiamenti climatici. 

"Gli occhi del mondo sono puntati su di voi", continua Johnson nella conferenza stampa che ha concluso la sessione dei leader della Cop26, rivolto ai negoziatori della Conferenza dell'Onu sul clima. Le promesse fatte in questi due giorni "devono essere seguite dalle azioni", ha sottolineato Johnson, avvertendo che seguirà i negoziati da vicino per essere sicuro che "non ci siano inversioni a U e arretramenti rispetto a quello" che è stato detto.