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Greenwashing, dai big dell'oil al fashion: i casi più clamorosi del 2022

Ma non solo il settore bancario. Protagoniste del “greenwashing” sono anche le aziende del settore petrolifero e del gas sono spesso accusate di essere prolifiche lavatrici di verde: uno studio di InfluenceMap, un’organizzazione no-profit che monitora il lobbismo aziendale, ha cercato di dimostrarlo.

Lo studio ha rilevato che nel 2021, a fronte di sei comunicazioni pubbliche su 10 di ExxonMobil, Shell, Chevron, Bp e TotalEnergies – presentate come una forza positiva nell’affrontare il cambiamento climatico – soltanto il 17% degli investimenti di queste aziende nello stesso periodo è stato destinato alle energie rinnovabili. Lo studio ha anche rilevato che queste aziende hanno eliminato i combustibili fossili dalle loro comunicazioni. L’unica volta che la Bp menziona il petrolio nella sezione Chi siamo del suo sito web è quando parla della sua storia, ha dichiarato Faye Holder, responsabile del programma InfluenceM.

Greenwashing e fast fashion: il caso del marchio svedese H&M

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