Green

Greta Thunberg, l'ecologismo si sgretola: la "truffa" della barca green

Marco Zonetti

La traversata "verde" di Greta e Pierre Casiraghi richiederà almeno due voli transoceanici e cinque biglietti aereo. Altro che emissioni zero

L'ecologismo di Greta Thunberg si sgretola di fronte alla realtà dei fatti. I fatti, nudi e crudi, duri, brutali, quelli che le chiacchiere idilliache e fatate non riescono ad ammantare di fascinosi colori. 

L'adolescente più gettonata del mondo "green" è al momento a bordo della barca vela Malizia II, di proprietà di Pierre Casiraghi, rampollo della dinastia monegasca dei Grimaldi e figlio di Carolina Di Monaco, in viaggio verso New York. Nella metropoli statunitense, Greta parteciperà al vertice sull'ecologia dell'Onu, arrivando in pompa magna con il natante di Casiraghi, definito "emissioni zero". Ma l'impresa del Malizia II ha attirato maliziose confutazioni della favola da parte della testata tedesca Die Tageszeitung che ha rivelato la "truffa" propagandistica del tutto. 

In soldoni, quattro uomini dell'equipaggio della Malizia II dovranno prendere l'aereo per raggiungere New York per riportare a casa il suddetto Malizia II, richiedendo la bellezza di due voli transoceanici e ben cinque - cinque - biglietti aereo (contando quello dello skipper che sta pilotando al momento la barca).  Se invece Greta e un suo accompagnatore avessero raggiunto New York in aereo, con un volo di andata e uno di ritorno avrebbero, a conti fatti, risparmiato sulle emissioni CO2 tanto temute dalla ragazzina svedese, che ha fatto sapere che tornerà con una nave portacontainer.

E oltre il danno, la beffa: i suddetti voli potrebbero perfino aumentare se anche Pierre Casiraghi e il regista dell'exploit di Greta decidessero di rientrare in Patria in aereo. Insomma, una "truffa" bella e buona, una "sòla" come direbbero nella Capitale, che getta una livida luce sul fenomeno Greta e sulla sapiente propaganda che ne circonda l'immagine.