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Monini, un piano da 25 milioni per migliorare l'ambiente e la vita delle api

Eduardo Cagnazzi

L'azienda spoletina in prima fila per proteggere questi insetti da cui in larga parte dipende la nostra salute, la sicurezza alimentare e costruire il futuro .

Non solo olio extravergine, sostenibilità e ricerca. Nell’ottica del miglioramento dell'ambiente, Monini trova famiglia a 750 mila api. Piccole “coltivatrici” che hanno trovato famiglia in appena quattro anni. L’obiettivo è tagliare il traguardo del milione entro il 2030: è il primo importante risultato dell’impegno che l’azienda spoletina ha avviato a livello nazionale per la salvaguardia delle api, instancabili impollinatrici di cui domani si celebra la Giornata Mondiale per ricordare la necessità di proteggere coloro da cui in larga parte dipende la nostra salute ambientale e sicurezza alimentare. Un progetto da 25 milioni di euro per Monini che parte dalla terra per arrivare all’educazione alimentare e al sostegno della ricerca.

La discesa in campo a favore di questi preziosissimi insetti e di una felice convivenza con l’uomo parte per Monini nel 2018 con l’avvio della collaborazione con LifeGate.

Il progetto si è inizialmente concentrato sulla salvaguardia delle api del Gargano, terra natia di uno dei gioielli di casa, il Bios, il biologico della linea Selezione Italiana, recentemente premiato come uno dei migliori extravergini bio al mondo.

Lo scorso anno, in occasione del centenario dell’azienda, la scelta di risalire lo Stivale e lanciare un messaggio forte anche al mondo cittadino con l’adozione simbolica di 100 mila api -mille per ogni anno di vita- nell’hinterland milanese, a Carugate.

Il 2021 segna un ulteriore passaggio, quello dell’adozione diffusa in tutta Italia: quest’anno infatti il progetto di salvaguardia si lega al concorso “Vinci e Aiuta” e sarà il consumatore a scegliere quale iniziativa, ovviamente legata alla tutela delle api, sostenere con il contributo di Monini. Una formula innovativa attraverso la quale l’azienda decide di condividere con il proprio cliente una visione del futuro, invitandolo a mettersi in gioco in prima persona e a prendersi cura di un piccolo ma importante tassello del nostro ambiente.

“Perché ognuno deve fare la propria parte per costruire un futuro migliore”, spiega Monini che con “A Hand for the Future”, il suo piano di sostenibilità con orizzonte 2030, inaugura un nuovo modo di fare impresa e costruire sviluppo condiviso. Il piano, un progetto corale da 25 milioni di euro che parte dalla terra per arrivare all’educazione alimentare e al sostegno della ricerca scientifica, ha non a caso un capitolo dedicato proprio alle api. Accanto all’impegno di tutela e salvaguardia, è prevista la collaborazione con il mondo scientifico per valutare la sopravvivenza e la tolleranza delle api nell’agricoltura integrata e biologica al fine di migliorare la convivenza tra l’uomo e la natura.