Green

Auto a benzina vietate dal 2035: la decisione della Commissione UE sul clima

di Lorenzo Goj

É stato annunciato oggi dalla Commissione Europea il nuovo pacchetto clima, il quale prevede che, entro 14 anni, non possano più essere prodotte auto inquinanti

Dal 2035 sarà vietato produrre automobili che non siano completamente emissions free. È questa una delle proposte della Commissione Europea contenuta nel pacchetto clima presentato oggi. “Stiamo vietando le emissioni, non le auto”, ha spiegato un alto funzionario Ue. “Al momento, nell’Unione vige un limite di emissione di 95 grammi di CO2 a chilometro” e questo tetto “viene rispettato” fatte salve alcune violazioni “che, anche recentemente, hanno portato a sanzioni”, ha spiegato il funzionario. La Commissione lascerà ampie libertà sulle alternative ai motori che emettono gas serra, responsabili del riscaldamento globale. “Se qualcuno inventa un motore a combustione a zero emissioni, lo potrà utilizzare”, ha ironizzato il funzionario. Più realistica la previsione di una vasta “elettrificazione del parco auto che accelererà” anche in vista “degli investimenti Ue nella capacità di produzione delle batterie” e sulle infrastrutture di ricarica, oggi ferme a sole 226.000 punti accessibili in tutta l’Ue, il 70% dei quali si trova tra Paesi Bassi, Francia e Germania.

“In effetti”, ha detto un altro rappresentate della Commissione, “non esiste uno spazio unico europeo dei trasporti se si vuole guidare il proprio veicolo elettrico in tutta Europa. E questo deve cambiare ora”. “Ci aspettiamo che entro il 2035 ci saranno quasi esclusivamente motori elettrici”, ha ripetuto il primo funzionario Ue, indipendentemente dal sistema di alimentazione. Quanto alle auto con motori a combustione che emettono CO2, la fonte della Commissione è stata categorica: “Cosa succederà alle auto inquinanti? Niente”.

Palazzo Berlaymont si aspetta che vengano semplicemente rimpiazzate col passare degli anni per arrivare entro il 2050 al traguardo finale del Green Deal: zero emissioni nette di CO2 in tutta l’Unione, anche grazie al supporto di un settore di trasporto strade pressoché neutro dal punto di vista ambientale. Guardando invece all’impatto sul pianeta della produzione di batterie (un processo che parte dell’estrazione mineraria), il funzionario ha pochi dubbi. Per quanto possa essere “sporco” tale settore produttivo, “le emissioni di un’auto elettrica saranno sempre inferiori a quelle di un’auto a combustione” se si considera l’intero ciclo di vita del veicolo.

La Commissione, inoltre, nell’ambito del pacchetto ambientale appena annunciato, proporrà una modifica all’attuale sistema Ets di scambio delle quote di emissione nel settore dell'energia elettrica e nell'industria manifatturiera che consentirà una riduzione del 62% della CO2 emessa dai settori interessati entro il 2030. Attualmente, il sistema prevede un taglio del 43% (rispetto ai livelli del 2005) da raggiungere entro la fine del decennio. La modifica per incrementare la riduzione dell’inquinamento è stata decisa anche alla luce dei risultati raggiunti: le aziende del settore hanno già ridotto di oltre il 40% le loro emissioni di gas serra.