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Siccità, Toscana: prosciugato bacino nel Carrarese

di redazione green

ANBI: "Nuove infrastrutture idrauliche ed efficientamento di quelle esistenti devono essere concrete priorità per l'Italia"

Toscana, Massa Carrara: a Bagnone i livelli dell'invaso della Marana sono calati repentinamente

Dopo quelli del Lazio, arriva dalla Toscana un nuovo segnale d’allerta sulla necessità di concretizzare un piano nazionale per migliorare la condizione idrica di un Paese, dove ora si sta evidenziando uno stato di crisi in alcune zone del Centro Italia, non beneficiate da condizioni meteo, quantomai diversificate: l’evidenza arriva da Bagnone, in provincia di Massa Carrara dove, per il secondo anno consecutivo, i livelli dell'invaso della Marana sono calati repentinamente a causa della scarsità di piogge e del forte caldo; scendere sotto la misura minima, necessaria per erogare l'acqua, significa dover bloccare una parte dell'impianto irriguo, che serve una zona compresa tra le frazioni di Virgoletta e Mocrone Alto, con conseguenti preoccupazioni per l’agricoltura e l’ambiente locali. Data la situazione non è escluso che nei prossimi giorni lo stop possa interessare altri settori della Lunigiana.

"L'invaso della Marana è praticamente vuoto", ha spiegato Ismaele Ridolfi, Presidente del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord. "È una pozzanghera di terra e fango con un rivolo quasi impercettibile d’acqua, apporto del torrente Mangiola. Sono immagini che testimoniano la crisi idrica generata dalla siccità, che colpisce questa porzione di Toscana. Nemmeno le piogge sopra la media nel mese di giugno hanno scongiurato l’emergenza e la conseguente chiusura dell'impianto. Lo scorso anno si verificò la stessa situazione con una decina di giorni d’anticipo e già in quell'occasione chiedemmo alla Cabina di Regia per l'Emergenza Idrica di approvare gli interventi di risagomatura del serbatoio e di rimozione dei detriti, che nel corso del tempo si sono depositati sul fondo: aumentare il volume d’invaso sarebbe, infatti, fondamentale per superare questi periodi siccitosi e garantire la fornitura d’acqua alle campagne. Chiediamo alla Regione Toscana, pertanto, di poter intervenire ora che l’invaso è vuoto".