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L’ex sindaco Marino difende il progetto di restauro del Foro Traiano di Roma

Marino si interroga sul valore artistico del restauro dei monumenti romani

 

 

A inizio mese “La Repubblica” ha pubblicato un articolo in cui criticava il restauro della Basilica Ulpia ultimato prima di Natale al Foro dell'imperatore Traiano a Roma. Il titolo dell’articolo è “L’imbarazzo per le colonne dei Fori ricostruite con i soldi dell’oligarca di Putin”, e il nocciolo delle recriminazioni dell'autrice dell’articolo, è che il progetto è stato realizzato con i fondi del miliardario uzbeko Alisher Usmanov. Usmanov in Italia è persona nota, innanzitutto come filantropo, che nel 2016 è stato insignito dell'onorificenza di Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana per le sue iniziative benefiche, e nel 2018 della cittadinanza onoraria dal comune di Arzachena. Dal 2022 però è stato sottoposto a sanzioni, che oggi contesta, non avendo a suo dire affari con Putin e tantomeno connessioni con la guerra in Ucraina. L'ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, contesta a La Repubblica di voler mettere a tutti i costi in cattiva luce, senza alcun motivo realmente valido, quel bellissimo progetto dall’alto valore artistico solo per chi è il suo finanziatore, Marino giustamente si interroga sul valore artistico del restauro dei monumenti romani e sul ruolo chiave che vi ha avuto Alisher Usmanov in qualità di filantropo. Avessimo la fortuna di accogliere in Italia tanti filantropi da tutto il mondo che donano disinteressatamente per contribuire a mantenere vivo il nostro patrimonio artistico, saremo certamente un Paese con un patrimonio conservato alla perfezione e meno costi per le casse pubbliche. Infatti .come ci ricorda l’ex sindaco, il valori di queste azioni è a prescindere dalle amicizie di chi dona, ma sopratutto si può criticare un gesto di filantropia?

 

Riprendiamo a seguire l’articolo pubblicato dall’ex sindaco di Roma Marino sul suo blog ignaziomarino.it :

L’anastilosi alla Basilica Ulpia e lo strano imbarazzo di La Repubblica

Sono a Roma da qualche giorno e il quotidiano La Repubblica di oggi, 4 Gennaio 2024, annuncia sulla prima pagina nazionale una notizia e ne trascura un’altra.

La notizia annunciata, con un messaggio negativo, è lo straordinario lavoro compiuto dagli archeologi della Sovrintendenza Capitolina di Roma per realizzare l’anastilosi di due ordini di colonne appartenenti alla Basilica Ulpia nel foro dell’imperatore Traiano. Mi ha colpito il fatto che l’annuncio sia principalmente concentrato sulla figura del donatore, Alisher Usmanov. Viene ricordato che la donazione seguì una cena avvenuta nel 2015 su invito del sindaco Ignazio Marino (una delle cene per le quali venni rinviato a giudizio per peculato e poi assolto, indagine utilizzata dal PD per far dimettere i propri consiglieri e cadere la mia Giunta) e poi vengono ricordate altre due donazioni di Alisher Usmanov per il restauro della Fontana dei Dioscuri, di fronte al Quirinale, e per la sala degli Orazi e Curiazi nei Musei Capitolini. Quest’ultima sala è importante non solo dal punto di vista artistico, ma anche da quello della vita dell’Unione Europea. In quella sala il 25 marzo del 1957 furono firmati i “Trattati di Roma”, istitutivi della Comunità Economica Europea e il 25 marzo 2017 Roma riunì i capi di stato dei paesi dell’Unione Europea in quella stessa sala, restaurata con il denaro di Alisher Usmanov, per celebrare il sessantesimo anniversario dell’atto che portò alla costituzione dell’Unione Europea.

A parte le imprecisioni dell’articolo in cui si legge che le donazioni per i restauri avvennero nel 2017, mentre avvennero su mia sollecitazione al filantropo Alisher Usmanov nel 2014, e a parte oscurare il ruolo che il Sindaco della Capitale dovrebbe avere anche nell’attrarre mecenati per gli scavi archeologici e la preservazione dei beni artistici della Capitale (quando mi insediai nel 2013 Roma non aveva neanche un conto corrente dedicato a ricevere le donazioni per la Sovraintendenza Capitolina), la giornalista insiste sul ruolo di Alisher Usmanov come amico di Vladimir Putin. Di recente Silvio Berlusconi, orgoglioso amico di Vladimir Putin, è stato ricordato con un lutto nazionale di tre giorni ma la presunta amicizia con il leader della Russia è invece valsa a Alisher Usmanov la critica per il suo gesto di filantropia.

Infine, un dettaglio che la giornalista di Repubblica non ricorda, a quella cena che ella ricorda del 2015 partecipò anche il Direttore di Repubblica Roma Giuseppe Cerasa (che si offrì di scegliere i vini) e il Presidente del CONI Giovanni Malagò che invitai in quanto Alisher Usmanov era il Presidente in carica della Federazione Internazionale di Scherma.

Perché questo lungo racconto? Perché essendo a Roma da qualche giorno ho potuto scattare le tre foto di questo post. In una si “rivede” il banco abusivo di caldarroste a Piazza Navona che io feci rimuovere e che, ovviamente, non ha concessioni né paga l’occupazione del suolo pubblico, in un luogo sorvegliato dalla Polizia Municipale. Nelle altre due si possono apprezzare i lavori di uno splendido restauro archeologico di un filantropo insignito dal Presidente Mattarella con l’Ordine del Merito della Repubblica Italiana, la più alta onorificenza civile in ambito artistico-culturale che il Quirinale possa conferire.

Per Repubblica la notizia negativa da prima pagina è la seconda.