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Le vie di Raggi, solo buone intenzioni. Emergenza Casa, Uniat: “Zero Progetti"

Il sindaco pubblica 29 punti di "cambiamenti diventati realtà" con la sua giunta. Ma alcuni di questi, replica Uniat, per ora sono solo progetti e idee

Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook e sul blog di Beppe Grillo, elencando “alcuni cambiamenti diventati realtà”.

Ovvero, una lista in ventinove punti in cui si riportano i “provvedimenti concreti” che la nuova giunta sta già operando per risolvere i grandi mali di Roma in questi primi mesi di governo della Capitale.

Ma cosa c’è di solido nell’elenco di azioni pubblicate dal sindaco? Se lo è chiesto l’Uniat, l’Unione Nazionale Inquilini, Ambiente e Territorio, che in un post sul loro sito ha replicato ad alcuni punti del documento pubblicato da Raggi sul social network. A cominciare dal provvedimento numero uno, denominato “Attenzione alle periferie”. Raggi scrive: “Dopo anni di abbandono, l’amministrazione capitolina punta sul territorio. Partecipiamo al bando “Periferie 2016”. Vogliamo investire 40 milioni per migliorare la vita dei cittadini, riqualificando l’esistente senza consumo di suolo”. “Oltre a partecipare al bando, bisogna vincerlo e programmare gli interventi che frenino il degrado delle periferie”, fa notare l’Uniat. Partecipare al bando non è sufficiente per disporne delle risorse da investire nei progetti di riqualificazione. Qual è, dunque, il progetto con cui la città concorre? Nel post, il sindaco non rende noto né se un progetto esiste, né – se in caso positivo – quando verrà presentato ai cittadini. E nemmeno si conosce un piano b, da utilizzare nel caso di non vittoria del bando citato dal sindaco.


Al punto 2, Raggi cita i trasporti pubblici: “Nuova mobilità: stanziati 18 milioni di euro per la manutenzione della Metro A; da agosto le risorse sono nella piena disponibilità di Atac. Entro novembre circoleranno 40 nuovi autobus ed entro marzo arriveranno nelle strade della Capitale altri 110 nuovi mezzi”. Ad oggi, chi vive la città non ha notato grandi miglioramenti nella mobilità: “Non solo l’Atac offre un servizio pessimo – scrive Uniat - ma anche lo stato delle strade è sempre più pericoloso, buche profondissime e molto pericolose si trovano ormai ovunque, anche nelle arterie di scorrimento, ma lavori per arginarle non si vedono”. Parlare già di nuova mobilità può essere un po’ azzardato: nella sua lista, il sindaco non annovera alcuna miglioria per la sicurezza delle strade e per lo scorrimento del traffico. Implementare il numero di mezzi non può essere sufficiente a migliorare la vita di chi tutti i giorni si confronta con il trasporto pubblico e che, ammesso che un bus ci sia, è costretto ad attenderlo a lungo, soprattutto nei giorni di pioggia, traffico e strade allagate.

Alla fine di settembre, il sindaco parlava anche di “Rifiuti Zero”: “Avviato un programma che punta sulla cultura del riciclo e del riuso per mantenere la città pulita. Abbiamo svuotato le vasche degli impianti di trattamento dei rifiuti e ravviato la manutenzione straordinaria ferma da mesi. Dobbiamo restituire a Roma il decoro che merita. La città è più pulita e migliorerà ancora”.
La realtà, invece, dimostra che in meno di un mese dal post del sindaco Roma non appare più pulita, anzi, ripiomba in una nuova emergenza rifiuti. “Un giro sulla Tuscolana, all’altezza della metro Giulio Agricola  fa pensare che il piano rifiuti sia all’anno zero e i cittadini continuano ad essere costretti a fare lo slalom fra montagne di rifiuti gettati ovunque” sottolinea Uniat “Non basta pulire la città politica, è Roma con i suoi tre milioni di abitanti che deve tornare al decoro e alla decenza”.

Poi, ci sono i progetti di mobilità sostenibile, come  un grande raccordo anulare per le biciclette (GRAB). In realtà, prima di investire su un nuovo percorso ciclabile, Uniat ricorda tutte le piste già esistenti e riverse nell’abbandono: “prima sistemare le attuali piste ciclabili ormai inutilizzabili per lo spaventoso  degrado che le contrassegna e ne impedisce molto spesso l’uso”, consigliano.


A cui segue un grande tasto dolente, il bilancio. “Entro il 30 settembre, avrebbe dovuto essere approvata la manovra di assestamento di bilancio con cui sbloccare i fondi necessari ai municipi per affrontare le spese legate a servizi sociali e assistenza alle persone e la manutenzione discuole, strade e verde pubblico”, ricorda l’Uniat. Una mossa necessaria per disporre del denaro necessario per mettere in moto “la macchina amministrativa”, come scrive Raggi. “Non abbiamo trovato nessuna notizia in merito. E la tappa successiva, ancora più impegnativa, è l’approvazione entro il 31 dicembre del bilancio previsionale 2017 predisposto dalla giunta Raggi. Nei prossimi 90 giorni, poi, vanno presentati conti previsionali. Che ancora prima, entro il 30 novembre, devono essere consegnati al consiglio. Pena il suo commissariamento e il successivo scioglimento. A che punto siamo?”, si chiedono.


Infine, il tema escluso dal sindaco: “Non una parola sull’emergenza abitativa”, fa notare l'Uniat. “Perché sulle politiche abitative è caduto il silenzio? Parliamo di un comparto del tutto critico nella nostra città, eppure non sappiamo neanche se ci sarà un assessore a organizzare una qualche politica abitativa che cerchi di ripristinare il diritto alla casa in una città nella quale la casa  pubblica è di chi se ne appropria, in barba a tutte le leggi. Perché non risponde alle nostre richieste di incontro?” Il messaggio si conclude, con un augurio: “Signor Sindaco, purtroppo non tutti i cambiamenti da lei descritti sono diventati realtà.
Per questo la preghiamo, per cortesia, non dia per raggiunti risultati che sono in itinere, se non ancora  in fieri”.