Libri & Editori
5 titoli Oscar Draghi e Fantastica da esporre in libreria
Quando la magia del fantasy si unisce alla bellezza estetica: ecco le collane Mondadori che non hanno rivali
1) Le cronache lunari di Marissa Meyer – La serie Vol. 1 e 2 (Mondadori Oscar Draghi)
Quando Marissa Meyer, all’epoca una giovane statunitense appena laureata in scrittura creativa, decise di mettere a frutto ciò che aveva imparato dapprima studiando alla Pacific Lutheran University e poi lavorando come curatrice editoriale, non dovette di certo mancarle la fantasia. Di talento ne possedeva non poco e lo aveva già dimostrato scrivendo sotto pseudonimo una fanfiction su Sailor Moon; c’era però bisogno di un’idea vincente, che arrivò quando iniziò a riscrivere le favole della tradizione in una versione postmoderna. Dopo un paio di prove con le quali si presentò ad alcuni premi letterari, nacque il suo primo romanzo Cinder, pubblicato in America nel 2012 e chiaramente ispirato alla ben nota Cenerentola. Non si pensi però a una classica fiaba riscritta in chiava romantica per un pubblico di ragazzine: l’esperimento della Meyer, audace e unico nel suo genere, intendeva guardare al mondo della fantascienza, con contaminazioni futuribili e cyberpunk. Così, all’interno delle sue storie reinterpretate in chiave neppure contemporanea, ma distopica e futurista, ai celebri personaggi delle favole si affiancano cyborg, androidi, oltre a una razza di coloni lunari che dà appunto il titolo alla serie.
Non sappiamo se quando scrisse le prime pagine di Cinder Marissa, all’epoca ancora ragazza, avesse in mente di creare quell’intricato e incredibile mondo al quale ha finito per dare vita, entrando nell’olimpo della letteratura fantascientifica, ma di certo la sua idea geniale deve averle cambiato non poco la vita. Cinder fu un inaspettato successo planetario, tanto che in Italia approdò pochi mesi dopo la prima edizione in lingua originale; fecero seguito negli anni successivi, con relativa costanza, Scarlet, Cress, Fairest e Winter. Per chi fosse a digiuno della serie e non abbia ancora letto neppure un titolo, anticipiamo – senza voler fare spoiler – che il secondo volume vede come protagonista una moderna Cappuccetto Rosso, il terzo è una rivisitazione di Raperonzolo che si lega ai precedenti grazie alla presenza di Cinder nella storia, il quarto sceglie come personaggio principale in maniera del tutto originale la Regina Cattiva di Biancaneve e l’ultimo prosegue con la stessa fiaba, spostando il focus proprio sulla famosissima Biancaneve.
Se da una parte Le cronache lunari si portano dietro tutto il fascino delle fiabe che ogni ragazza ha letto e conosciuto da bambina, probabilmente addormentandosi sognando il principe azzurro, dall’altra la chiave postmoderna che la Meyer riesce a dare ai romanzi li svecchia da ogni cliché ormai superato, mettendo in campo eroine al passo con i tempi, aiutate nelle loro imprese da individui – terrestri, cyborg, androidi, lunari maschi e femmine – quanto mai bizzarri, imprevedibili, misteriosi, curiosi nelle loro sembianze immaginarie. Ne escono fuori dei racconti insoliti, avvincenti e creativi, che hanno fatto il giro del mondo conquistando milioni di lettori prima di approdare nei due nuovi volumi rosa e viola della collana Oscar Draghi di Mondadori, pubblicati alla fine dell’estate. Entrambi sono stati curati da Antonella Livio e vedono la traduzione di Maria Carla Dallavalle, supportata per il primo tomo da Alessandra Sogne. Le copertine spettacolari sono invece state realizzate da un’equipe di professionisti: Barbara Di Landro è la cover design, le illustrazioni sono di Tomer Hanuka, il progetto grafico originale di Rich Deas, con ulteriori copertine interne firmate da Michael O.
L’idea della Mondadori è stata quella di arricchire i due volumi con alcuni inediti e contenuti extra, per rendere il tutto ancora più completo agli occhi del lettore. Nel primo grande libro fucsia sono presenti tre dei romanzi scritti dall’autrice: Cinder, Scarlet e Cress; nel secondo invece si trovano Winter e Fairest: quest’ultimo è uno scritto particolare, dal momento che è ambientato prima di Cinder – pertanto potrebbe essere considerato una sorta di prequel –, eppure in Italia fino ad oggi non era ancora arrivato. La sua presenza all’interno della serie integrale proposta nel formato Oscar Draghi è quindi un prezioso contenuto inedito. Non finisce qui, però, poiché il secondo volume ci riserva ulteriori sorprese. Al termine dei cinque romanzi compare infatti Stars Above, una raccolta composta da nove racconti, anch’essi ambientati nell’universo de Le cronache lunari e fino ad oggi introvabili in lingua italiana. Dunque è molto più di una semplice riedizione: si tratta della serie completa, come mai nessun editore aveva pubblicato fino ad oggi.
Ad aprire i giochi c’è una lettera – in italiano e in inglese – della stessa Marissa Meyer, che così si rivolge al suo pubblico: “Cari lettori italiani, è con grande piacere che vi do il benvenuto nell’universo delle Cronache lunari. Quando ho iniziato a scrivere Cinder, non riuscivo a immaginare se la storia di una Cenerentola ambientata in un futuro lontano e vista attraverso gli occhi di un cyborg sarebbe piaciuta ai lettori. Temevo che le persone l’avrebbero trovata un’idea fin troppo bizzarra, assurda, esagerata perfino. L’unica cosa certa era l’amore che nutrivo per questa idea e per questi personaggi. Da fan di fiabe e fantascienza, imperi malvagi e amori tormentati, ribellioni ed eroi coraggiosi che lottano per una giusta causa, mi è sempre sembrato che stessi scrivendo il mio libro del cuore. Adesso, a più di dieci anni di distanza, sapere che così tanti lettori si sono appassionati a questa storia mi procura un piacere indescrivibile. Che la serie per voi sia nuova o che stiate incontrando Cinder, Kai, Iko e gli altri personaggi per la prima volta, spero con tutto il cuore che l’avventura sia di vostro gradimento. Un caro saluto, Melissa Meyer”.
Chiudiamo questa presentazione dei due Oscar Draghi con una postilla: si tratta senza dubbio di una letteratura che si inserisce nel filone del femminismo e ne costituisce anzi un tassello importante in un settore di nicchia come quello della fantascienza. Se è vero che la più grande pecca delle fiabe è quella di presentarci donne piuttosto deboli, dolci e romantiche, ma passive in attesa di essere salvate da un uomo e dunque figlie di un’epoca decisamente maschilista, in questi libri tutto si capovolge, in quanto le damigelle non soltanto prendono in mano il proprio destino, ma diventano delle vere eroine. Non mancano storie d’amore e momenti di passione, ma ciò che cambia è la prospettiva, da considerarsi tanto più lodevole se pensiamo che il primo romanzo è stato scritto circa dieci anni fa. Di strada da allora se ne è fatta, ma tanta ancora ne resta da fare: in quest’ottica Le cronache lunari si pongono anche come insegnamento, modello ed esempio, sia per i contenuti che divulgano sia per la figura stessa dell’autrice, la quale, inseguendo i propri sogni e credendo nel talento personale, ha trasformato una chimera in realtà, divenendo peraltro una delle più amate scrittrici a livello internazionale. Anche questa è una favola moderna – non lunare – a lieto fine.