Libri & Editori
Anna di Kleve, la 4ª moglie di Enrico VIII che non finì decapitata o ripudiata
L’amata scrittrice Alison Weir torna in libreria con la storia della Regina dei Segreti, edita da Beat Edizioni
Anna di Kleve vanta un primato non indifferente: è stata l’unica moglie di Enrico VIII a non finire ripudiata, odiata o decapitata mentre lui era in vita. Non morì sotto i colpi del boia come Anna Bolena, non venne allontanata da tutti – figlia compresa – e reclusa in un castello come Caterina d’Aragona, non decedette di parto come l’amata Jane e neppure rimase viva poiché suo marito il re morì prima di lei, come capitò a Caterina Parr.
Era, forse, la sola ad avere un carattere temerario quanto quello di Enrico: di origini olandesi, Anna non possedeva il fascino dell’omonima Bolena né il rango di Caterina d’Aragona, non era accondiscendente come Jane Seymour né tantomeno spensierata e ingenua come Caterina Howard. Quando il re d’Inghilterra chiese la sua mano, lei aveva già fatto esperienza di quanto crudele potesse essere la vita: l’unico uomo che avesse mai amato le era stato negato, aveva subìto i dolori del lutto e, come quasi tutte le donne dell’epoca, da quando suo fratello era diventato duca lei era regredita al pari di una merce di scambio; peraltro di poco valore, poiché non godeva di un’ingente dote e neppure di una particolare bellezza.
Perché Enrico VIII scelse proprio lei tra le possibili mogli che poteva avere non è ancora ben chiaro, sebbene sappiamo che in quegli anni il re non era all’apice del suo fascino: con già tre mogli morte tra gli stenti alle spalle, scomunicato dalla Chiesa, noto per essere quasi un tiranno e non più nel fiore dell’età, Enrico non era di certo il sogno proibito di ogni donna. Eppure, a un re in cerca di alleanze non si dice mai di no, perciò le nozze tra Enrico VIII e Anna di Kleve vennero celebrate in tutta fretta, dopo che lui aveva visto giusto un ritratto di lei e poco altro. Insomma, ciò che accadde fu che la scintilla dell’amore non scattò da parte di nessuno dei due, e questo probabilmente fu il motivo per cui Anna riuscì a mantenere la propria testa attaccata al collo.
In questo romanzo dettagliato, avvincente e ricco di nuovi risvolti emersi dalle ultime ricerche condotte, la scrittrice inglese Alison Weir, tra le più amate romanziere storiche del mondo, traccia un ritratto inedito della quarta moglie di Enrico VIII. La chiama Anna di Kleve. La regina dei segreti, perché il suo lavoro certosino tra le carte storiche l’ha portata a scoprire intelligenza e passionalità dietro a questo personaggio sempre troppo sottovalutato. Anna non fu una donna fredda e un po’ grezza come si è pensato per molto tempo; al contrario, aveva un animo gentile, un cuore delicato capace di innamorarsi profondamente e molti sogni da realizzare. Non le fu possibile, tuttavia la sua grandissima capacità di adattamento le permise di ottenere il risultato più importante per chiunque si trovasse a stretto contatto con il re inglese: sopravvivere.
Ripartendo dalla giovinezza, quando è ancora solo una quattordicenne, e proseguendo poi nel corso degli anni, fino all’incontro con Enrico e i timori di non essere all’altezza del ruolo, Alison Weir ci restituisce una figura umana, coraggiosa, con la quale si empatizza sin dalle prime pagine.
Anna di Kleve. La regina dei segreti è il quarto romanzo scritto dalla Weir per la serie dedicata alle sei mogli di Enrico VIII, preceduto da Caterina d’Aragona. La vera regina, Anna Bolena. L’ossessione del re e Jane Seymour. La regina più amata. Tutti i libri sono stati pubblicati in Italia da Beat Edizioni, del gruppo Neri Pozza, e hanno riscosso un grande successo come nel resto del mondo. Ora è il momento di godersi questa nuova storia, sapendo che il prossimo appuntamento sarà con Caterina Howard, la quinta moglie di Enrico VIII.