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Asia Argento fa nome e cognome. "Rob Cohen mi ha stuprata, drogata con il Ghb"

L'attrice per la prima volta ammette una nuova violenza subita, dopo quella di Weinstein, riaprendo la vicenda del Me-Too

Asia Argento fa nome e cognome. "Rob Cohen mi ha stuprata, drogata con il Ghb"

Asia Argento nell’autobiografia Anatomia di un cuore selvaggio, in libreria per Piemme dal 26 gennaio, spara una bomba sul cinema, riaprendo la vicenda Me-Too. Non fu solo Harvey Weinstein ad abusare di lei, ma anche un altro regista di livello internazionale: Rob Cohen. "È la prima volta - si sfoga Asia Argento al Corriere della Sera - che parlo di Cohen. Successe nel 2002 mentre giravamo xXx. Abusò di me facendomi bere il Ghb (la droga dello stupri, ndr), ne aveva una bottiglia. Ai tempi sinceramente non sapevo cosa fosse. Mi sono svegliata la mattina nuda nel suo letto. È la verità. La cosa più pura di questo Me-Too è che una donna si riconosce nell’altra. Se uno tiene una bottiglia di Ghb sicuramente l’avrà dato anche ad altre".

"Io - prosegue Asia Argento al Corriere - avevo rimosso lo stupro di Weinstein . Quando tornò e mi chiese scusa dicendo che era mio amico, offrendosi di aiutarmi a trovare una tata per Anna Lou in America, nel 2002, non avevo ancora iniziato il percorso di analisi per capire cosa mi avesse fatto per due volte. Non avevo nessuno negli Stati Uniti, ero sola. Mi sentivo forte del fatto che avevo già girato Scarlet Diva in cui lui doveva essersi riconosciuto. Non sapevo che aveva fatto lo stesso a tante altre".