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Aurora Betti:“Ho trovato la mia vera madre su Fb ma non è andata come pensavo”
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Da Temptation Island a Instagram, Aurora Betti si racconta in un libro verità: l’adozione, le bugie della madre biologica, i dubbi rimasti e l’amore ritrovato
Mamma, sei tu? Il libro-autobiografia di Aurora Betti
Aurora Betti è diventata famosa con Temptation Island, per poi sbarcare su Instagram come influencer da quasi 400mila follower: moglie del calciatore Simone Aresti, madre del piccolo Diego, il pubblico sembra sapere tutto di lei ma la sua parte più intima l’ha tenuta nascosta dentro di sé a lungo, fino alla pubblicazione di Mamma, sei tu?, il libro autobiografia (Caro diario edizioni) in cui ha deciso di raccontare la sua storia di figlia non voluta e data in adozione.
Una vicenda dolorosa ma catartica: Aurora ha trovato la sua madre biologica su Facebook, da dove l’ha contatta per cercare di avere le risposte alle domande che ogni persona adottata si fa: chi sono i miei veri genitori? Cos’è successo? Ma soprattutto: mamma, perché mi hai abbandonata? Aurora scopre però un mondo di bugie e omertà che non si aspettava. Affaritaliani.it ha intervistato Aurora per capirne di più.
Mamma, sei tu? è un libro tosto, in cui non risparmi dettagli intimi né scioccanti: come ti senti ora che è pubblicato e le persone, i tuoi follower, possono sapere chi è davvero Aurora dietro allo schermo della tv o di Instagram?
Molto contenta, perché credo che la mia storia possa essere utile a tutte le persone che hanno passato o stanno passando questa esperienza: almeno, quando è successo a me lo sarebbe stato. Sapere che qualcun altro ha le tue stesse paure, le stesse emozioni, e far passare il messaggio che non sempre le cose finiscono male. La maggior parte delle persone adottate non può risalire alle proprie origini per questioni burocratiche, spesso non sanno neanche i nomi dei propri genitori biologici: io ho avuto la fortuna di conoscerli e andare a fondo nella vicenda anche se mi sono rimaste delle domande senza risposta, ma ho comunque trovato la serenità.
È una serenità vera? O ti è rimasto qualche rimpianto?
Mi sento felice. Per quello che sono riuscita a costruire nella mia vita, perché ho un bambino, una famiglia mia, e mi sento grata per tutto quello che è successo e che mi ha permesso di avere questo livello di consapevolezza e amore. Poteva andarmi male o non venire neanche adottata.
Quando è nato il desiderio di conoscere la tua madre biologica?
Ho saputo di essere stata adottata a 6 anni e quando ho chiesto ai miei genitori delle mie origini loro mi hanno risposto: “Sei nata dal nostro cuore”, e questo mi bastava, mi sentivo speciale. Solo crescendo ho iniziato a sentirmi diversa e voler sapere chi fosse mia madre e perché mi avesse abbandonata, ma ci ho messo tanto a iniziare la ricerca perché mi mancava il coraggio, e avevo paura di ferire i miei genitori adottivi.
Sentivi il bisogno di conoscere tua madre ma non tuo padre, perché?