Libri & Editori

Covid-19, rinviato il Salone del libro. Gli editori puntano a settembre

Annullata l'edizione prevista a maggio. Gli organizzatori: "Apriremo quando sarà possibile garantire la sicurezza di tutti”. Gli editori ipotizzano settembre.

Il coronavirus ferma anche il Salone del libro

Il coronavirus non ha risparmiato neanche il Salone del libro di Torino. In un comunicato reso noto poco fa, gli organizzatori hanno dichiarato che l'edizione 2020 si terrà, cambiando però la data, che resta da decidere. Previsto dal 14 al 18 maggio, il Salone slitterà dopo l'emergenza in corso, quando sarà possibile aprire al suo solito vasto pubblico garantendo la salute e la sicurezza di tutti, visitatori, espositori e lavoratori.

Il Salone del libro si farà dopo l'emergenza coronavirus

"Il Salone Internazionale del Libro di Torino anche quest’anno si farà e sarà una grande occasione di incontro tra autori, editori e lettori." Lo annunciano gli organizzatori che stanno lavorando "con la passione di sempre all’edizione 2020", ma per poter continuare a essere "un punto di riferimento di questa straordinaria comunità, il Salone del Libro deve prima di tutto garantire le condizioni di sicurezza e di salute del suo pubblico, dei suoi espositori e del personale che vi lavora".

L'organizzazione, quindi, spiega: "Preso atto della situazione di emergenza nazionale e internazionale nella quale ci troviamo, e in accordo con le istituzioni e i partner che collaborano in maniera essenziale alla sua organizzazione, oltre che con Lingotto Fiere, il Salone del Libro di Torino ha valutato necessario e responsabile rimandare la manifestazione (originariamente in programma dal 14 al 18 maggio) a una data che comunicheremo prima possibile".

"In coordinamento con le istituzioni - spiegano gli organizzatori - e a seguito di un incontro di questa mattina con la Regione Piemonte e il Comune di Torino che si sono impegnati a collaborare pienamente all’obiettivo comune di realizzare il Salone in piena sicurezza e con l’entusiasmo di sempre l’organizzazione continua a lavorare e a monitorare attentamente l’evolversi della situazione in attesa delle disposizioni che verranno varate dopo il 3 aprile 2020, a scadenza del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri attualmente in vigore. Le nuove date verranno annunciate non appena sarà possibile una valutazione esaustiva degli scenari futuri".

"In un momento di grande sacrificio da parte di tutti gli italiani - aggiunge l'organizzazione - il Salone vuole esprimere la sua più sentita vicinanza a coloro che stanno vivendo in prima persona gli effetti dell’emergenza: i malati, i loro cari, così come tutto il personale sanitario e le istituzioni che lavorano senza sosta per la salute e la sicurezza di tutti".

Salone del libro rinviato per coronavirus: parla Cirio, presidente della regione Piemonte

“In questo particolare e difficile momento per l’Italia e il mondo intero si è deciso coralmente di rinviare l’ormai imminente Salone Internazionale del Libro di Torino. Una decisione tanto giusta quanto sofferta, se si considera il valore e l’eccellenza di questo nostro tradizionale evento all’interno del sistema culturale italiano e nel panorama internazionale. Un classico appuntamento che presenta altresì molte ricadute positive per quanto riguarda anche il nostro turismo e commercio”. Ad affermarlo, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Cultura, Vittoria Poggio.

“Tuttavia – continuano - si è doverosamente privilegiata la sicurezza e la salute del pubblico, degli espositori e di tutto il personale che vi lavora con straordinaria passione durante ogni edizione. Ma è solo un rinvio perché siamo determinati a ripartire con maggiore forza ed entusiasmo, non appena sarà terminata questa emergenza sanitaria, con un Salone nuovo e un maggior apporto di tutta la nostra stupenda nazione, all’insegna di un vero e proprio Rinascimento culturale, umano, sociale ed economico”.

“Voglio ancora esprimere con forza e sincero sentimento – conclude l’assessore alla Cultura - la mia vicinanza a tutti coloro che stanno soffrendo in varia misura gli effetti di questa pandemia, e parimenti un profondo ringraziamento a tutti coloro che sono in prima linea e a vario titolo ad aiutare i concittadini e a gestire l’emergenza”.