Libri & Editori

Elisabetta Sgarbi, da Tarantino a Houellebecq fa volare la Nave di Teseo

di Mirko Crocoli

La regina degli Extraliscio inanella un successo dopo l'altro

Incontenibile Elisabetta Sgarbi: da Quentin Tarantino a Bernard-Henri Lévy, passando per il discusso Michel Houellebecq. E “la nave di Teseo” vola…

Ambrogino d’oro, Premio Ausperberg, Premio Vittorio De Sica, Premio Sulmona, Premio Pavese, SIAE Talento Creativo, Premio FICE (Federazione Italiana Cinema d’Essai). Sono solo alcuni dei riconoscimenti ricevuti da Elisabetta, figlia di Giuseppe Sgarbi e Rina Cavallini, sorella del noto critico d’arte Vittorio. E’ lei, produttrice, regista, membro della Fondazione Paulo Coelho, candidata ai Nastri d’Argento, la reale visionaria di una famiglia che di sicuro sta lasciando il segno nel firmamento della cultura italiana.

Laureata in farmacia, approda da giovanissima nel comparto editoriale, prima come curatrice della rivista Panta e presso lo “Studio Tesi” e poi alla Bompiani, ove da ufficio stampa raggiunge in breve tempo l’incarico di Direttore che ricoprirà per un intenso quarto di secolo. Nel novembre del 2015 fonda “La nave di Teseo” unitamente a Umberto Eco, Mario Andreose, Eugenio Lio, Nicla Jegher e Jean-Claude Fasquelle,“casa” che, sin dagli esordi, ha fatto uscire pubblicazioni di Sandro Veronesi, Furio Colombo, Tahar Ben Jelloun, Edoardo Nesi, Mauro Covacich, Sergio Claudio Perroni e molti altri.

Due anni più tardi acquisisce Baldini + Castoldi, Oblomov edizioni, Linus e La tartaruga, ma non basta. La Sgarbi, vulcano inarrestabile, crea dal nulla sia la prestigiosa rassegna “La Milanesiana” (letteratura, cinema, scienza) che – tanto per chiudere un fortunato cerchio - l’etichetta Betty Wrong Edizioni (marzo 2020), tramite la quale dà vita al gruppo musicale romagnolo “Extraliscio”, punk da balera, composto da Mirco Mariani, Moreno il Biondo e Mauro Ferrara, esibitosi nientemeno che sul palco dell’Ariston di Sanremo.

Venti film all’attivo presentati a Venezia, Torino, Roma, Berlino, Cannes, Hollywood e collaborazioni con nomi di spicco del grande schermo: da Laura Morante a Toni Servillo, da Anna Bonaiuto a Roberto Herlitzka, fino a Lutcka Pockaj, Andrea Renzi e numerosi artisti del panorama cinematografico internazionale. Presiede inoltre la Fondazione che prende il suo nome, attiva (come si legge nella “bio” ufficiale) “nel promuovere l’arte e la lettura, oltreché nella produzione e ideazione di incontri e mostre”: Collezione Cavallini Sgarbi. Da Niccolò dell’Arca a Gaetano Previati.

Tesori d’arte per Ferrara e l’annuale incontro dedicato ad Ariosto nel palazzo dove il poeta scrisse la prima edizione dell’Orlando Furioso (1516). Ragazza-portento, impetuosa, molto presente sui social, stakanovista, Elisabetta, nelle ultime prolifiche stagioni professionali, con il suo gioiello editoriale ha toccato livelli di notorietà che in pochi – nel medesimo settore - hanno avuto la capacità di lambire.

Non a caso il genio, il “paroliere”, il filmmaker per antonomasia, l’uomo che ha stravolto il modo di concepire i movie, Quentin Tarantino (giunto nelle scorse ore sul Red Carpet capitolino), decide di affidarle il suo romanzo, divenuto poi straordinario lungometraggio “C’era una volta ad Hollywood”, così come poi hanno fatto anche (tanto per citarne un paio) il filosofo, saggista, giornalista franco-algerino (già firma di celebri reportage su “The Wall Street Journal”) Bernard-Henri Lévy autore di “Sulla Strada degli Uomini senza nome” e il discusso scrittore, poeta e regista numero uno di Francia Michel Houellebecq, con il volume “Serotonina”. Tuttavia la lista dei writers non è solo lunga e corposa ma ogni anno si infoltisce ulteriormente di eccellenti nuove promesse o talenti consolidati.  

Teatri, sale, mostre, eventi, spettacoli, rassegne, festival, Bologna, Ferrara, Milano, Pavia, Brescia, Torino, Piacenza, Napoli, Ascoli, la troviamo dappertutto e - ovunque si senta odore di cultura, arte e bellezza - ella non fa mai mancare la sua presenza, al fianco di Capi Dicastero (Dario Franceschini il più recente in ordine cronologico), ma anche di attori, cantanti, narratori, intellettuali e personaggi illustri di fama planetaria. Le opere da lei prodotte si sono aggiudicate il “Campiello”, lo “Strega”, il “Viareggio”, lo “Stresa”, il “Mondello” e con Matthew Desmond finanche il “Pulitzer”.

Eppure non c’è “solo” (si fa per dire) la indiscussa caparbietà in ambito lavorativo, difatti, chi la conosce bene sa che gentilezza e cortesia sono i suoi veri punti di forza, ancor prima della lungimiranza e del saper cogliere magistralmente le occasioni migliori. Quadro impeccabile di una Lady vincente, eclettica, risoluta, che porta in alto l’orgoglio e l’onore delle donne italiane in Europa e nel resto del mondo.