Il ciclo del principe Corum di Michael Moorcock (Mondadori Oscar Draghi)
Attesissima meraviglia che arriva dopo il precedente Elric. La saga, sebbene non ne sia il seguito. Chi è appassionato del genere fantasy e se ne intende un po’, saprà che Moorcock è uno dei più grandi autori di sempre, capace di costruire interi mondi con una propria logica in cui si finisce intrappolati, in compagnia di eroi senza tempo e avventure che non hanno età. Il merito dello scrittore britannico di fantascienza e fantasy è infatti quello di suggerire una rilettura della realtà ponendo in discussione i valori della nostra società e riuscendo a inserire sagaci riflessioni dietro racconti apparentemente di intrattenimento.
L’opera che Mondadori ha realizzato nella collana Oscar Draghi esprime tutto il suo tenore epico già dalla mole e dalla cover, senza voler considerare i lati di un porpora intenso. All’interno è stato inserito l’intero Ciclo del principe Corum, che ricordiamo essere costituito da due saghe: la prima è la Trilogia delle Spade, composta da Il Cavaliere delle Spade, La Regina delle Spade e Il Re delle Spade, mentre la seconda sono le Cronache di Corum, con altri quattro imperdibili scritti: Prologo, Il Toro e la Lancia, La Quercia e l’Ariete, La Spada e lo Stallone.
Chi conosce l’autore saprà bene quanto sia difficile trovare a un prezzo ragionevole e in ottime condizioni i singoli titoli, figurarsi riuscire a recuperarli in un unico grande volume che li racchiuda tutti! Si tratta quindi senza alcun dubbio di una pubblicazione unica da collezione, curata nell’aspetto e nei contenuti da Massimo Scorsone, che ne firma la prefazione: “Il brusio di realtà che anche i romanzi di Corum ridestano alla memoria del lettore di fantasy! Paradosso non più che apparente, forse; ma comunque ineliminabile”.
Già queste poche parole ci forniscono la chiave di lettura di un capolavoro sempre attuale. Le illustrazioni sono di Mark Salwowski e Francesco Biagini per gli interni, mentre la cover è stata affidata a Emanuele Scalia e Malleus.
Lo consiglio perché: è un pilastro intramontabile del genere fantasy e fantascientifico, qui in un’edizione rara e molto curata che sarà un piacere tenere in libreria.
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