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Tra il romanzo storico e il saggio, "Il Conte di Mola" in libreria

Tra il romanzo storico e il saggio, "Miguel Vaaz, Il Conte di Mola"  di Nicola Fanizza in libreria 

Nicola Fanizza sorprende il lettore ogni qualvolta dedica i suoi scritti ad alcuni personaggi della storia. Con “Miguel Vaaz. Il conte di Mola” per i tipi di Cacucci Editore si accede nella “città del desiderio”: Sammichele di Bari. Qui, durante il corso del secolo Seicento si svolgono le gesta di Miguel Vaaz, il protagonista della storia che vive durante il regno dei Borboni, divenendo un consigliere dei viceré di Napoli. Tra il romanzo storico e il saggio Nicola Fanizza dimostra la sua abilità nella narrazione servendosi di documenti e fonti.

Fanizza si occupa di Storia e di Antropologia filosofica, è professore di filosofia e storia nei licei, anche per questo si denota la cura del “fatto” e la verità storica oltre alla trattazione dei soggetti, l’attenzione alle individualità e alle esistenze, la solerte passione nel riportare i dettagli e nel fornire una visione complessiva di un passato avvincente che per i più è inabissato. Così con la sua scrittura fluida e chiara, Nicola Fanizza guida il lettore, lo studioso nella storia di Napoli che Miguel Vaaz salvò dalla fame. Riprende i Ricordi storici di Mola di Bari raccontati da Giuseppe De Santis, pone in auge l’annosa critica rivolta ai “libri di storia” che raccontano i “fatti” senza essere “depurati dalle incrostazioni ideologiche”. Ciò che invece è chiaro in “Miguel Vaaz. Il conte di Mola” è la nitidezza dell’individuo, l’accortezza a mettere in luce l’uomo: ecco l’antropologo, oltre ad addentrarsi in interiore animo per raccontare senza confondere ciò che il passato ci ha consegnato: «un uomo generoso, un uomo che avvertiva l’obbligo nei confronti degli altri», un uomo – racconta Nicola Fanizza – che tesse relazioni diplomatiche atte a creare non unicamente ricchezze ma aiuti ad esempio ai “profughi serbi” che dapprima contadini divengono poi coloni e introducono in Puglia “il vitigno del Primitivo”.

Aggiunge ancora l’Autore: «Era un uomo che volava alto, un profondo conoscitore di tutto ciò che si agitava nel continente europeo, a partire dalle dinamiche economiche e dai rapporti di forza fra i Paesi che si affacciavano sul Mediterraneo» (p. 4).

È un tralcio di storia che riguarda il Sud, in particolare Napoli, le zone del barese, il Mediterraneo. Un affresco di un passato che coinvolge anche il presente nel momento in cui risaltano le contraddizioni e i conflitti dell’umano: le lotte per raggiungere un ruolo nella società. È un mutamento straordinario di un mercante portoghese di origine ebraica, Miguel Vaaz, che diviene conte: conte di Mola di Bari. Inoltre, il libro di Nicola Fanizza rileva la compresenza di “pensiero e azione”, la dualità argomentata da Vico e ripresa da Croce.

In definitiva, non vi resta che leggerlo: avvincente “Miguel Vaaz. Il conte di Mola” di Nicola Fanizza è consegnato alle vostre mani affinché in un abisso senza memoria si crei un “ponte” con il passato: per conoscere, per ricordare!

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