Libri & Editori

Trame e curiosità sui cinque libri del Premio Strega Europeo

di Chiara Giacobelli

Dal vincitore agli altri titoli finalisti, ecco di cosa parlano i romanzi nella cinquina del Premio Strega Europeo

5) L’educazione fisica di Rosario Villajos (Guanda)

A Roberta Arrigoni va il plauso per la traduzione di questo romanzo intenso, dai connotati drammaticamente attuali, firmato da Rosario Villajos e pubblicato da Guanda. Protagonista del racconto è Catalina, una giovane di sedici anni nel pieno del suo vigore fisico, ma afflitta dalle stesse paranoie che tormenterebbero qualunque ragazza della sua età. «È convinta che ciò che conta davvero è come la vedono gli altri», ce la descrive l’io narrante. Torniamo, però, all’incipit del romanzo. Catalina è in estremo ritardo e dovrebbe prendere un autobus per rientrare dai suoi genitori. Nel viaggio di ritorno verso casa ricordi, desideri e sensazioni di un’adolescente si svelano al lettore, che entra a contatto con i divieti e le paure più profonde celate nella vita di Catalina. La si potrebbe definire una ragazza che «preferisce indagare la pelle delle dita o i peli delle sopracciglia» piuttosto che l’amore e il cui sentire interiore si tramuta in un sentimento collettivo. Sì, perché i timori della sedicenne sono anche quelli di tutte le donne che, dopo un certo orario, si trovano a vagare da sole in strada e sanno che «fare l’autostop è un’imprudenza molto grave per una ragazza, significa esporsi deliberatamente al pericolo, dare carta bianca a stupratori e assassini».

"L’educazione fisica"
 

Di situazioni borderline Catalina ne ha già vissute alcune sulla propria pelle, come quella volta che il padre di un'amica le ha strappato un bacio senza chiederle il consenso e lei, sentitasi improvvisamente sull’orlo del precipizio, in bilico tra la bambina e la donna che la abitano, si è trovata a fare i conti per la prima volta con il suo corpo e le sue voglie. Il tema de L’educazione fisica è quindi la ribellione di un’adolescente a cui è sempre stato insegnato ad avere paura del mondo, a diffidare di tutto e tutti, persino delle sue stesse sensazioni. Ma quando è il proprio corpo ad attirare così tanto l’attenzione del genere maschile, al punto tale che qualcuno si arroga persino il diritto di “appropriarsene” deliberatamente, come restare indifferenti? Come riuscire a nasconderne i cambiamenti, a “rintanarsi” dentro la corazza sapientemente costruita per tenere gli altri lontani da sé?

Lo stile di Rosario Villajos, essenziale ma efficace in ogni più piccola digressione, ci proietta in una dimensione senza tempo. Il racconto che vede protagonista Catalina, pur ambientato negli anni Novanta, si adatta perfettamente ai nostri giorni: merito di un io narrante che, come ricordato dalla giuria del premio Biblioteca Breve 2023, "cattura i sentimenti di una generazione e li trasforma in un’esperienza unica e universale".